«Basta supermercati» Confcommercio chiede al Comune di fare marcia indietro

Gli esercenti del centro di Castiglion Fiorentino contro il via libera ad un altro polo nell'area più densamente popolata del territorio

Stefano Scricciolo a sinistra

Stefano Scricciolo a sinistra

CASTIGLION FIORENTINO, 28 giugno 2017 - Sei supermercati alimentari in una cittadina di nemmeno 14 mila abitanti. È lo scenario che si profila a seguito del voto in consiglio comunale che dà il via libera al piano attuativo per la riconversione del'ex consorzio agrario in viale Mazzini, nei pressi della stazione ferroviaria.

Secondo il responsabile della delegazione castiglionese di Confcommercio Stefano Scricciolo la riqualificazione dell’area è positiva «ma non vorremmo che si trasformasse in una condanna a morte per il centro storico e la rete dei negozi tradizionali. Chiediamo al sindaco Agnelli e alla sua Giunta di valutare bene la questione e di confrontarsi con chi tutti i giorni tiene aperti i negozi con sempre maggiore difficoltà».

«Il consiglio comunale, proseguendo un iter avviato dalle precedenti amministrazioni, ha approvato la riqualificazione di un complesso edilizio a fini commerciali nell’area dell'ex consorzio agrario, nei pressi della stazione», spiega Scricciolo, «ben venga ogni progetto di rivalutazione dell’area, ma c’è forte timore che sia solo il preludio dell'apertura di un nuovo supermercato, o peggio di un centro commerciale. Sarebbe una condanna a morte per tante piccole imprese castiglionesi e per i loro lavoratori. In un comune con poco più di 13.000 abitanti esistono già 5 supermercati nel raggio di pochi chilometri. Aggiungere altri spazi commerciali, in un momento che è ancora di grande contrazione del mercato, non giova a nessuno».

Secondo Confcommercio già in passato ci sono state scelte di questo tipo che hanno indebolito la rete dei piccoli esercizi di vicinato e conseguentemente il centro storico, inoltre «di vantaggi per i consumatori non ce ne sono stati poi così tanti – afferma Scricciolo. Anzi: se dalla città spariscono i negozi ci rimettono tutti, a partire dai residenti e proprietari di immobili, pertanto la richiesta al sindaco Agnelli e alla giunta di valutare bene la questione e aprire un confronto, Confcommercio esprimere la più netta contrarietà all’ipotesi di un nuovo insediamento».