Scomparsa: fuga o un altro caso Guerrina? Via in treno, prima notte a Napoli

Susy Paci, 49 anni, cambia il "profilo", un sms al figlio più grande, ospitalità da un amico Facebook: una partenza volontaria, la paura sia caduta in una trappola

Susy Paci

Susy Paci

Arezzo, 6 febbraio 2018 - Il dubbio, per ora remoto, è che possa essere un secondo caso Guerrina, una mamma che scompare d’improvviso, senza dare più alcuna notizia neppure ai figli, e dietro si scopre poi che c’è il marcio. Lo temono anche a casa di Susy Paci, la signora di 49 anni che si è allontanata da casa il 23 gennaio e della quale da allora non si sa quasi più nulla. Solo un messaggio al figlio più grande, sulla ventina, per dire, la sera in cui è sparita, che sarebbe tornata.

E invece niente, neppure col marito, dipendente di una grossa azienda dell’hinterland, che non nasconde la paura. Di certo c’è solo che la mattina del 23 gennaio la donna lascia l’auto in sosta nei pressi della stazione e prende un treno per Napoli. Gli uomini della Mobile, cui è affidata l’indagine, sanno per sicuro che nella metropoli partenopea lei ci è arrivata a davvero.

La conferma è arrivata, altro elemento certo, da un paio di contatti che aveva su Facebook, uno dei quali l’ha anche ospitata di notte. Poi ha confermato di averla lasciata la mattina dopo. E lì, per adesso, si ferma la pista della Mobile, guidata dal nuovo capo Francesco Morselli. Cosa è successo dopo?

Può starci di tutto, a cominciare dall’ipotesi più ovvia, quella di una che decide di tagliare i fili col passato. Ma se invece il tam tam dei social l’avesse condotta dentro qualche situazione strana o persino pericolosa? Se un iniziale allontanamento volontario si fosse trasformato per strada in qualcosa di peggio? Nella città e nella provincia in cui per anni ha fatto discutere, e continua ancora a far discutere, la storia di Guerrina degenerata in delitto secondo una doppia sentenza non ancora definitiva, nessuno si sente di escludere, sia pure per adesso sullo sfondo, gli scenari più drammatici.

Ecco perchè c’è aperto in procura un fascicolo di scomparsa del quale sta occupandosi il Pm Elisabetta Iannelli. Solo una precauzione, nella speranza che la donna torsi a farsi viva al più presto, quantomeno per tacitare i dubbi e i timori dei familiari, non solo il marito ma anche due figli già grandi e i genitori anziani.

La decisione di sparire non è stato un colpo di testa improvviso ma una scelta programmata almeno dal giorno prima. Nella vestaglia da lavoro la signora ha lasciato le chiavi del condominio per il quale lavorava, come a voler stabilire uno spartiacque fra il prima e il dopo. Ha anche cambiato la foto del profilo Facebook che è inattivo dal 17 gennaio (in contrasto con la frenesia di contatti dei giorni precedenti) e non risponde più al suo numero di cellulare: iniziamente squillava a vuoto, adesso è staccato anche per i parenti più stretti.

Non si è fatta viva neppure per il compleanno della mamma e, dice il marito, non è tipo da comportarsi così. Mistero fitto, insomma. L’enigma di una donna che può aver scelto la botta di vita o essere caduta in una trappola. Il resto tocca a lei (se è in grado di scansare l’incubo dalla mente di chi le vuole bene) o alla Mobile.