Sanità ai ferri corti: trattativa interrotta, poi ripresa. Il nodo del personale

La vertenza sindacale si incendia sul pagamento dei premi, poi l'azienda assicura il pagamento a marzo. Ma sindacati sul piede di guerra. Schiarita sul triage: turni doppi per 12 ore

Il triage del pronto soccorso

Il triage del pronto soccorso

Arezzo, 21 febbraio 2018 - Litigano, rompono, si ritrovano in corsa, poi si riperdono. Ormai dalla fine dell’anno il clima nelle corsie sembra alla ricerca della serenità perduta. Non sul lavoro, beninteso, dove comunque i servizi sonno garantiti e medici e infermieri si fanno in quattro. Ma nelle trattative sindacali sì. L’ultima mossa? La spaccatura sul mancato pagamento del premio di produttività. I dipendenti se lo aspettavano nello stipendio di febbraio e non c’era. A quel punto i sindacati hanno preso cappello.

«Abbiamo rotto il confronto – ci spiega dalla Cgil Marco Vitelli – anche in modo brusco: ma la cosa era passata in un silenzio assoluto ed era l’unica soluzione possibile». A ruota ecco l’ennesima svolta. Dalla direzione generale arriva la frenata o meglio il chiarimento. Che non promette il pagamento ma addirittura lo assicura. Un pagamento che, spiegano dalla Asl, sarà garantito nello stipendio di marzo.

Quindi? «A fronte di questo impegno – ci risponde lo stesso Vitelli – il dialogo è ripreso e avrà nei prossimi giorni nuovi sviluppi. Ma certo i problemi non iniziano e non finiscono con il premio di produttività». E così mentre dal tavolo momentaneamente sparisce un tema e se ne rifà sotto un altro: ed è quello antico del personale. «E’ una questione sulla quale chiediamo garanzie» insiste Vitelli, che tra l’altro l’aveva posta come una delle motivazioni del blocco alle trattative.

Blocco nel quale irrompe anche la Nursind, uno dei sindacati degli infermieri «L’azienda non ha ancora liquidato i saldi della produttività 2016, venendo meno alle proprie promesse. Né ci ha ancora comunicato l’entità dei saldi. Un atteggiamento irrispettoso dei lavoratori che ci ha portato ad abbandonare il tavolo delle trattative insieme alle altre RSU».

Ma questo nodo, dicevamo, sembra sciolto Ma torniamo al personale. «A noi risulta – insiste la Cgil – che i sei ragazzi interinali siano ancora al pronto soccorso: e che la guardia medica non sia stata avviata». Ricordate? Era l’idea, questa sì che aveva convinto tutti, di aprire una sezione a ridosso del pronto soccorso per evitare che tutti i casi in arrivo all’emergenza si andassero a incolonnare al triage. Su questo dalla Usl una prima risposta filtra: nelle prossime ore ci sarà un incontro decisivo per lanciare l’innovazione. Forse già oggi, e a quel punto la soluzione decollerebbe in tempi brevi.

Un’altra risposta è arrivata e in questo campo i sindacati stessi ne danno atto: sono state spostate due unità fisse al triage sulle 12 ore. Come dire che per dodici ore al giorno chi arriva al pronto soccorso trova due professionisti in grado di selezionare le patologie e smistarle secondo la gravità. Era stato uno dei punti deboli sotto le feste e questo almeno pare unanimente risolto. Il resto oscilla, come una navicella, tra la pace sindacale e la guerra.

«Dagli operatori ci arrivano ancora segnali di forte malessere sui carichi di lavoro ai quali sono costretti». Intanto il Pronto soccorso ha frenato come afflussi ma non troppo: altre giornate con forti arrivi ci sono state, malgrado un calo dei casi di influenza. Comunque la trattativa riprende.

Sullo sfondo la paura dei tagli imposti dalla Regione in rispetto della legge: dieci milioni di euro solo nella nostra area vasta. Alla quale il direttore generale Desideri replica ancora. . «Sul reclutamento del personale dell’azienda usl toscana sud est, non sono previsti tagli ma proseguiremo nelle dovute dinamiche di efficientamento proprie di ogni azienda che sono volte a migliorare l’appropriatezza nell’impiego del personale. I processi di reclutamento in atto continueranno normalmente: ricordiamo a questo proposito che sono già stati richiesti i concorsi perla Gastroenterologia e per la Ginecologia ed Ostetricia del San Donato, come l’assunzione di uno psicologo per lo spazio famiglia di via Garibaldi. Pertanto il vincolo di legge richiamato giustamente dalla Regione in materia di costo del personale sarà perseguito ma sempre nel rispetto degli standard dei servizi che siamo chiamati a garantire. Abbiamo, infatti, tutti piena coscienza e consapevolezza che una buona sanità sia il frutto di personale adeguato e motivato».