Saione, commercianti all'attacco: "Non siamo il Bronx ma bene più controlli"

Rossi e Scoscini: "Nel quartiere vive tanta gente perbene". Incontro Confersercenti tra gli operatori: "Non è un problema urbanistico ma di ordine pubblico"

Incontro tra i commercianti di Saione

Incontro tra i commercianti di Saione

Arezzo, 29 luglio 2017 - “Basta con le esagerazioni. I paragoni con il Bronx non sono veritieri e non ci piacciono affatto. Saione è prima di tutto un quartiere dove vive e lavora gente per bene". Alla fine, anche i commercianti prendono posizione sulla questione di Saione. E sono Alberto Rossi e Luca Scoscini, titolari di due storiche attività in via Vittorio Veneto, a parlare per tutti: "E' vero, ci sono aree “calde” con alcuni problemi, simili purtroppo a quelli che si incontrano in altre zone cittadine come Sant’Agostino, piazza Guido Monaco o i Giardini Porcinai. Ma nulla che non si possa risolvere con un presidio maggiore delle forze dell’ordine”. Lo affermano con forza Alberto Rossi e Luca Scoscini, titolari di due attività storiche in via Vittorio Veneto e rappresentanti dei colleghi di zona per la Confcommercio.

“Stiamo attenti a non fare terrorismo psicologico, perché ci rimette l’immagine della città e perfino l’economia. Io ho un ristorante frequentato anche dai turisti e qualcuno mi diceva di essersi un po’ spaventato a leggere certe notizie in questi giorni”, dice Luca Scoscini. “Siamo sempre stati in prima fila a denunciare le cose che non andavano”, racconta Alberto Rossi, che è anche presidente dell’associazione macellai toscani e aretini di Confcommercio, “un anno fa abbiamo creato una rete fra gli operatori per il controllo di vicinato, con la stretta collaborazione della Polizia Municipale. Che, devo dire, in questi giorni ha intensificato la sua presenza qui: gli agenti si fanno vedere, controllano, fermano persone sospette, insomma il loro passaggio funziona da deterrente per i malintenzionati. Se il loro presidio non si allenta, sono certo che la situazione rientrerà nella normalità”. Spaccio, risse, atti di vandalismo, ubriachezza molesta: questi i fenomeni da sconfiggere. “Fenomeni che non sono legati di per sé alla presenza di stranieri”, ci tiene a sottolineare la vicedirettrice della Confcommercio aretina Catiuscia Fei, “in questo non si deve partire prevenuti. Migliorare il senso civico può essere un’ottima base di partenza per tutti, per fermare quei piccoli grandi segnali di degrado che sono terreno fertile per la microcriminalità”.

A ruota nel pomeriggio si incontrano gli operatori economici della zona di Saione, un quartiere che comprende tante strade a vocazione commerciale e con tante attività economiche che danno non solo "vita" al quartiere ma sono anche fonte di sussistenza di tante famiglie. Si sono incontrate per affrontare, alla presenza del Presidente Provinciale di Confesercenti Mario Landini, il disagio che vivono in conseguenza del "dilagare" - non in altro modo possiamo definirlo- di episodi di micro criminalità.

“Siamo preoccupati – affermano i commercianti - che lo stillicidio che la micro criminalità, con fatti pressoché quotidiani raccontati dalla cronaca, presto trasferisca nell'immaginario dei consumatori l'assioma Saione uguale bronx - per usare una espressione che tra le persone disegna un quartiere dove le regole non ci sono più ed è bene non recarvisi-. Lo vogliamo ribadire, Saione non è il Bronx!”

“Noi non accettiamo tutto questo – proseguono - soprattutto non c'è lo possiamo permettere. Perché abbiamo investito sulle nostre attività e non possiamo permetterci che vengano danneggiate. Ma anche perché molti di noi hanno il ricordo di ciò che Saione era non molto tempo fa. Vogliamo bene a questo quartiere, sia come commercianti ma molti anche come residenti”

“I problemi sono di difficile soluzione – afferma Landini - lo sappiamo e non li sottovalutiamo. Ma dall'incontro di oggi è emerso con forza che è un problema di ordine pubblico, non di decoro urbano, di riqualificazione. Non abbiamo bisogno di lavori pubblici, ma di una presenza costante e qualificata di forze dell'ordine. “

“E' anche importante che ogni episodio venga segnalato e denunciato, non ci dobbiamo scoraggiare di fronte a risposte a volte poco risolutive. E lo faremo – commenta una commerciante – perchè le statistiche oggi sono bugiarde.”

“Ci dispiace vedere che anziché intervenire sui problemi – continua Landini -, non solo dopo che accadono i fatti ma prevenendoli, si discuta del numero di immigrati. Questo fa male perché il quartiere così muore e noi non possiamo permettercelo, la città non può permetterselo. La presenza di stranieri è molto alta, ma non tutti i gruppi etnici hanno lo stesso comportamento.

E' necessario rafforzare i rapporti con i gruppi più integrati ed affrontare con decisione tutto ciò che di illecito viene commesso dagli altri. Perciò Prefetto Sindaco Forze dell'Ordine tutte amplino i presidi e la presenza nel quartiere, presenza con divisa, che aiuta e scoraggia, ma anche di intelligence. Abbiamo visto un incremento della presenza di pattuglie senza dubbio, ma oggi è necessario affrontare i problemi di Saione in maniera forte e decisa. Oggi ci aspettiamo, Saione si aspetta, delle soluzioni.”