Rifiuti, migliaia di tonnellate dal Lazio mentre sale la polemica sull'Ato unico

Il grosso degli scarti a Podere Rota. Il Pd attacca Ghinelli: "Non vuole che Arezzo diventi la pattumiera toscana ma gli scarti di Viterbo come presidente Ato li accetta"

Rifiuti

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Arezzo, 24 luglio 2017 - Sempre più  accesa la partita dei rifiuti, con al centro la questione dell’Ato unico in Toscana, il piano portato avanti dal governatore Enrico Rossi e dall’assessore all’ambiente Federica Fratoni. Trasversale l’opposizione, guidata dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli che ha più volte ammonito: «Con l’Ato unico diventiamo la pattumiera della Toscana».

La battaglia continua, ma progetto Rossi sta incontrando difficoltà così forti che le previsioni vanno adesso in direzione di uno spiaggiamento: niente di fatto e tutto come prima. Un ultimo massiccio conferimento di rifiuti  ha interessato e continuerà a interessare fino a settembre la nostra provincia. Il 7 giugno venne autorizzato per ottanta giorni dalla giunta regionale il conferimento di rifiuti urbani non differenziati provenienti da Viterbo. Arriveranno negli impianti toscani circa diciottomila tonnellate di rifiuti, la grande maggioranza dei quali sarà accolta dalla discarica di Podere Rota a Terranuova Bracciolini.

L’impianto aretino riceve costantemente i rifiuti viterbesi fino al compimento degli 80 giorni previsti dal contratto, interessati allo smaltimento sono anche l’impianto di trattamento di Pioppogatto a Massarosa in provincia di Lucca e l’impianto di Rosignano Marittimo, che ha però concluso il suo compito all’inizio di questo mese.

Secco il commento di Donato Caporali, esponente Pd che ha partecipato all’audizione della commissione parlamentare d’inchiesta come rappresentante della Provincia. «Il sindaco non vuole che Arezzo diventi la pattumiera della Toscana, ma intanto i rifiuti di Viterbo li ha accettati eccome in qualità di presidente deell’Ato».