Bambino morto in piscina: sarà sepolto in Pakistan, già eseguita l'autopsia

Sembra confermata la congestione. I due bambini stavano giocando nel giardino, poi il piccolo pakistano (6 anni) si è tuffato nonostante l'altro lo avesse messo in guardia.

La villetta di San Zeno

La villetta di San Zeno

Arezzo, 31 maggio 2017 -  Il corpo  del piccolo Ateed Neem verrà portato direttamente in Pakisan. Così ha deciso la famiglia del bambino morto sabato in piscina, niente funerali quindi ad Arezzo. La partenza verso il paese d’origine della famiglia avverrà nelle prossime ore: l’autopsia è stata effettuata ieri e avrebbe confermato l’ipotesi iniziale, la morte conseguenza di una congestione da caldo o dal poco tempo trascorso dopo il pranzo.

Sarebbe stata la maestra ad informare della tragedia i compagni di scuola del piccolo Ateed. Un compito ingrato e doloroso. «Ateed non tornerà più» avrebbe detto agli alunni. Era sabato pomeriggio, uno dei primi fine settimana veramente estivo. 

L'amichetto ha cercato di salvarlo e con un coraggio insolito per un bimbo è riuscito persino a tirarlo fuori dalla piscina. Troppo tardi purtroppo. Il giorno dopo si chiariscono i particolari sulla tragedia di San Zeno, sul disgraziato incidente in cui è morto un piccolo pakistano di appena 6 anni, Ateed Neem, che si è spento prima ancora di arrivare in elicottero all'ospedale Meyer di Firenze, stroncato probabilmente da una congestione causata da caldo o dal poco tempo trascorso dopoil pranzo.

Ateed e l'amichetto, figlio dei padronti di casa, si sono visti intorno alle 14,30 di sabato. Il bimbo pakistano era sgusciato via dalla sua abitazione che è attigua al casale ristrutturato in cui si trova la piscina. I due ragazzini stavano giocando nel cortile, sorvegliati a distanza dal padre e dalla madre del piccolo italiano. Poi, d'improvviso, le urla provenienti dalla zona della piscina, che si trova un po' più sotto, nella collina che digrada verso la piana di San Zeno. I padroni di casa sono accorsi e hanno trovato Ateed già fuori dell'acqua, supino sul bordo. L'aveva appena tirato fuori l'altro bambino, che ha dimostrato grande presenza di spirito, purtroppo inutile perchè il malore aveva già avuto i suoi effetti, inevitabilmente tragici.

I padroni di casa hanno comunque provato con una respirazione bocca a bocca e un massaggio cardiaco, mentre contemporaneamente partiva l'allarme verso l'abitazione dei vicini pakistani. Quindi la chiamata al 118 e al 113. Ma le due famiglie non hanno aspettato che arrivassero la polizia e l'ambulanza. Hanno caricato Ateed su un'auto e sono corsi verso valle. In via Romana la staffetta con l'ambulanza, che ha soccorso il piccolo pakistano e l'ha portato fino al piazzale dell'eliporto del San Donato.

Qui era in attesa il Pegaso, che si è immediatamente levato in volo verso Firenze. Non è servito a nulla, perchè al Meyer il bimbo è arrivato già morto. Intanto, le Volanti e le auto della mobile e della scientifica risalivano la collina verso il ciuffo di case della disgrazia, a strapiombo sopra la zona industriale. Gli inquirenti sono rimasti sul posto fino alle sette di sera per i rilievi di legge. Non sembrano emergere responsabilità penali. Il Pm di turno che si occupa del caso è Laura Taddei.