Morbillo, Toccafondi sui vaccini: "Il caso di Subbiano dimostrazione di un problema reale"

Intanto sono ancora ricoverati al San Donato con febbre alta e disidratazione la mamma e i tre bambini che hanno contratto il morbillo nelle scorse settimane

Una puntura (Immagine di repertorio)

Una puntura (Immagine di repertorio)

Arezzo, 24 maggio 2017 - "La notizia del ricovero di madre e tre figli in provincia di Arezzo per morbillo - ha detto il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi -, è la dimostrazione che il problema è reale, che esiste e che occorre spiegare chiaramente alle persone che vaccinarsi è gratuito e soprattutto utile per la propria a salute e la salute di tutti". 

«Sui vaccini spiegare non basta più, ecco perché il Governo è dovuto intervenire con obbligatorietà e con multe. Ciò che fino a poco fa era di buonsenso, ovvero vaccinarsi per la salute propria e della comunità, ha sempre più resistenze, non a caso delle dodici vaccinazioni previste, tutte hanno medie sotto alla soglia del 95% e ben sei sono sotto l'85%, segno che il problema esiste». Ha concluso Gabriele Toccafondi, che ha partecipato alla trasmissione televisiva di Italia 7 «Dentro la Notizia» insieme al consigliere regionale, Alberto Quartini, del M5S dove si è dibattuto anche in merito alle vaccinazioni obbligatorie.

Intanto sono ancora ricoverati al San Donato con febbre alta e disidratazione la mamma e i tre bambini che hanno contratto il morbillo nelle scorse settimane. La donna e i figli, di 4,10  e 12 anni sono monitorati in pediatria da due giorni. Ieri è stato vaccinato il padre. Oggi a Subbiano, gli alunni delle tre scuole frequentate dai bambini ricoverati, sono stati vaccinati. 

«Conseguenza della diminuzione delle vaccinazioni che si sta registrando ormai da alcuni anni anche nel territorio aretino» fa sapere la Asl. «Questi casi rispecchiano il quadro vaccinale. Ci si vaccina sempre meno e si alzano, di conseguenza, i contagi» fanno sapere dal’Asl. «AD AREZZOsiamo lontani dalla percezione di copertura che vorrebbe la Regione».

Per quanto riguarda i dati delle vaccinazioni relativi al 2016, ad Arezzo oltre 2500 bambini sono stati vaccinati con percentuali del 95,5% per l’esavalente, l’88,4% per morbillo, parotite e rosolia; il 94,5% per il meningococco C e l’89,3% per pneumococco (coperture a 24 mesi).

Leggermente più alte le percentuali nelle coperture a 36 mesi. Il punto dolente restano i vaccini antinfluenzali con una copertura per gli ultrasessantacinquenni che si ferma al 58,3%. Per quanto riguarda l’HPV, si è vaccinato l’81,6% delle bambine. La Regione Toscana sta lavorando, insieme alle Asl, per arrivare ad una copertura vaccinale totale pari al 95% in tutto il territorio

La prevenzione delle malattie infettive è uno dei principali obiettivi della Sanità Pubblica. Le vaccinazioni sono un anello fondamentale nella prevenzione della salute dei cittadini. Molte patologie sono state debellate nel corso degli anni, e così si è ridotta la percezione dell'importanza delle vaccinazioni, unico strumento efficace per combattere il riemergere di malattie scomparse.