"Martina ha fatto da sola": telefonata dell'amica. A novembre sì o no al rinvio a giudizio

Il 4 ottobre sarà depositata l'integrazione alla perizia. Dalle amiche filtra anche che sarebbe stata in analisi fino a un mese prima la vacanza tragica. I genitori in aula

Martina Rossi

Martina Rossi

Arezzo, 22 settembre 2017 - La verità per Martina, o almeno la sentenza che segnerà un prìmo punto fermo nella tragedia della ragazza morta cadendo dall'albergo alle Baleari è stata fissata al 21 novembre. E' la data nella quale il Gup Piergiorgio Ponticelli stabilirà se mandare o meno a processo i due giovani di Castiglion Fibocchi accusati di "morte come conseguenza di altro reato".

Il4 ottobre sarà invece presentata la perizia integrativa sulle intercettazioni condotte in questura sui due accusati: una prima perizia aveva già tradotto quanto era stato colto con la cimice, la prossima integrerà con quanto invece emerge dal microfono e dalle telecanmere.

Intanto stamani sono state depositate le due telefonate di Isabella, l'amica che era con lei alle Baleari. Secondo il suo racconto Martina avrebbe fatto tutto da sola: la chiave è una telefonata del 30 dicembre 2011, nella quale proprio Isabella parlando con un'altra ragazza dice di aver parlato con con la migliore amica di Martina, ancora sotto choc sei mesi dopo. "Supererebbe meglio tutto - dice in sostanza nella telefonata - se si rendesse conto che Martina ha fatto tutto da sola".

E sempre da quella telefonata emergerebbe che la ragazza aveva continuato ad andare in analisi da uno psicologo fino ad un mese prima dalla partenza. Due frammenti, non clamorose novità rispetto a quanto era già emerso, davanti anche ai genitori di Martina, che come al solito erano presenti in aula