Maratona crac Etruria: da ottobre udienze serrate, 2000 parti civili, tribunale blindato

Folla di avvocati per le costituzioni, un computer ad hoc fuori dell'aula: fuori decine di risparmiatori tra cartelli e slogan. Il giallo Bronchi

Il computer per le parti civili

Il computer per le parti civili

Arezzo, 23 giugno 2017 - L’assedio alla fine c’è stato davvero ma quello metaforico (le richieste di costituzione di parte civile da parte di risparmiatori che non c’erano) ha sovrastato di gran lunga quello fisico dei bondisti contestatori, giunti di persona fino a Palazzo di giustizia per manifestare tutta la loro rabbia sul crac di Banca Etruria. Non più di una cinquantina, divisi fra le due associazioni delle vittime del salvabanche di Letizia Giorgianni (che non c’era) e degli azzerati del salvabanche di Silvia Battistelli, con i primi particolarmente rumorosi.

I soliti cartelli contro il governo Gentiloni (la rima era con massoni), i soliti cori (di insulto) contro Matteo Renzi. Per una volta, però, gli assediati erano quasi più numerosi degli assedianti (molte le facce che nell’ultimo anno e mezzo non hanno mancato una manifestazione, da Arezzo a Laterina, da Roma a Rignano, sempre con trombette e megafoni): il servizio d’ordine sfoderato da polizia e carabinieri è stato infatti quello delle grandi occasioni: una cinquantina di agenti (praticamente uno per ogni contestatore), blindati, auto di servizio e auto civetta schierate nei piazzali di Palazzo di giustizia, in particolare davanti all’edificio della «Vela» in cui si svolgeva l’udienza preliminare per bancarotta del Gup Giampiero Borraccia.

In aula nessuno degli imputati accusati di bancarotta fraudolenta o semplice (fatta eccezione per il dirigente Piero Burzi) ma in compenso, insieme al plotoncino degli avvocati difensori e al pool dei Pm al gran completo, capitanato dal procuratore capo Roberto Rossi, una folla dei legali che chiedevano di costituirsi parte civile.

Borraccia, che è responsabile dell’informatizzazione del tribunale, ha voluto rendere più agevole il lavoro di tutti piazzando un computer fuori dall’aula, nel quale si potevano riversare le richieste di costituzione per via telematica. Alla fine, si è sicuramente superato quota 2 mila, anche se mancano le cifre esatte, la soglia del 2500 potrebbe essere sfondata entro la prossima udienza, fissata per il 12 ottobre.

Ci sono dentro i 1500 risparmiatori di Federconsumatori e le centinaia organizzati dalle altre associazioni, più i singoli che si sono presentati alla spicciolata. Manca, invece, un nome eccellente, quello di Giuseppe Santoni, liquidatore della vecchia Banca Etruria per conto della Banca d’Italia. Lui, almeno per ora, non si è fatto vivo, nonostante buona parte delle accuse derivino dal suo lavoro di scavo.

In udienza è filato tutto per come era nelle previsioni. I Pm (con Rossi, Andrea Claudiani, Julia Maggiore e Angela Masiello) hanno chiesto un rinvio per riunificare questo primo filone con quello ancora in chiusura di indagini preliminari. Slittamento concesso, appunto fino al 12 ottobre, quando Borraccia deciderà sulle costituzioni di parte civile.. Poi il calendario si farà intenso: 4 appuntamenti a novembre e due a gennaio.

Chissà se basteranno. In chiusura di giornata una coda nell’aula di un altro Gup, Gianni Fruganti. La procura aveva chiesto la proroga d’indagini per l’ex direttore generale Luca Bronchi, uno dei grandi accusati della bancarotta. Ma stavolta per violazione della normativa sul conflitto di interessi, dopo lo stralcio da un originaria contestazione di truffa. Un’ipotesi di reato quest’ultima che prendeva spunto dallo scenario, accarezzato a lungo dalla procura senza però mai trovare la prova decisiva, che l’ordine di piazzare le subordinate al pubblico indistinto partisse proprio dall’ex dg.

Il suo avvocato, Antonio Bonacci, aveva presentato una memoria per chiedere chiarimenti, la procura ha fatto marcia indietro e ha rinunciato alla proroga. Bronchi per ora resta indagato anche per truffa e conflitto di interessi. Ma probabilmente si va verso l’archiviazione.