Kebab fuori dal centro: avanti solo i prodotti tipici, stop ai phone center

Il regolamento sarà approvato entro dicembre. Comanducci: "Un passo decisivo per rilanciare il centro". Nulla cambierà per le attuali attività

Bologna, tre lavoratori in 'nero'. Multato kebabbaro alla Bolognina

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Arezzo, 13 dicembre 2017 - La porchetta sì, il kebab no. Nessuno dei due alimenti spicca nella catena alimentare: ma il primo gioca in casa, il secondo no. E da ora in poi scatterà una vera e propria moratoria a tutte le attività artigianali alimentari che siano fuori dalla tradizione nostrana. E’ uno degli anelli del regolamento per la tutela del centro storico che di qui a pochi giorni andrà al voto.

«Ci abbiamo lavorato mesi – conferma l’assessore Marcello Comanducci – e ci siamo confrontati con le categorie. Ora siamo pronti». La magna charta forse già il 19 sarà in consiglio comunale. Comunque entro dicembre. E prova a tracciare una doppia linea rossa.

Una per delimitare l’area della città a tutela maggiore: il centro storico, orientativamente quello protetto dalla zona blu e dalla Ztl. L’altra per chiudere gli anni della deregulation e porre delle regole. Obiettivo? «Vogliamo salvare la città antica, è l’elemento per diventare il punto di riferimento del turismo». 

E si muove su più fronti. Uno è la tutela dei prodotti tipici e delle botteghe tradizionali. Ma poi ci sono il decoro urbano, la qualità architettonica, una omogeneità di fondo della zona storica. E criteri rigorosi per qualunque evento si svolga tra le mura.

Le attuali attività non verranno toccate, nessuno può deliberare sul passato. Con un’eccezione: le regole vanno invece rispettate anche da parte di chi subentra in attività già autorizzate, ovviamente solo dopo che il regolamento sarà stato approvato. Niente più minimarket, niente più chioschi automatici, niente più sexi-shop o anche sale giochi. Le aperture consentite saranno quelle di prodotti tipici toscani, attività di somministrazione sì ma senza alcolici e  con precise condizioni su spazi e bagni.

Attività artigianali alimentari italiane: e con i nuovi kebab fa secche anche le altre attività dal sapore etnico. Si salva la pizza a taglio. I minimarket potranno continuare ad aprire ma solo nella zona 2, il resto del centro storico.Ma mai sotto una certa superficie e comunque con prevalenza assoluta di prodotti italiani specie sul fresco, dalla frutta alla verdura, dai formaggi alla carne. Agli attuali esercizi sarà lasciato empo per mettersi in regola.