Isola felice o città in affanno? Sicurezza, benessere, crisi: parla la gente

C'è chi si coccola uno stile di vita a misura d'uomo altrove perduto e chi punta il dito sui furti o sui problemi legati all'integrazione

Una veduta di Arezzo

Una veduta di Arezzo

Arezzo, 3 dicembre 2016 - Sicurezza, sanità, economia. Come andiamo? Arezzo è appena scivolata al 41esimo posto della classifica nazionale, una situazione più accettabile che buona. Ma la città si comporta come tutta la Toscana eccetto Siena che è ai vertici, anzi meglio, visto che è avanti a tutti tranne a Grosseto. Però i tempi d’oro non ci sono più. Reggono in generale i parametri economici, anche se non tutti, vola il tempo libero, recupera il sistema sanitario, cedono il tenore di vita, l’ambiente e il disagio sociale.

Ma cosa pensano i cittadini, ad Arezzo si vive bene o non è più così? «Si, si vive alla grande, zero inquinamento, cibo ottimo e prezzi delle abitazioni decenti rispetto ad altre città» dice Carlotta Manuelli. «No, ni, ad Arezzo si vive bene anche se le cose sono un po’ cambiate - dice Alessandra Martucci - ultimamente ci sono tantissimi stranieri. Vorrei sentirmi più sicura in alcune zone che ultimamente non lo sono e dove inizia ad esserci delinquenza che fino a qualche anno fa non c’era».

Un ni anche per Sara Mafucci: «Arezzo è una città ancora a misura d’uomo ma purtroppo non è più sicura come una volta». E infatti secondo la classifica i furti in casa sono tre al giorno. «Secondo me ad Arezzo si vive bene» dice Maricela Acatincai.

La pensa così anche Paco Mengozzi: «Viviamo bene ma deve crescere e aumentare la proposta culturale della città in termini di mostre, eventi, festival che richiamino turisti e diventino stimoli per gli aretini». «I servizi funzionano bene, in generale si vive bene e la città è a misura d’uomo - dice Riccardo Sensi - nonostante qualche isola di degrado».

Non è proprio così per Gianluca Ricci: «Nì, viviamo bene per adesso, ma per il futuro ho seri dubbi, troppa integrazione mal gestita. Mancano controlli durante la notte e tre furti al giorno negli appartamenti sono un campanello d’allarme». Le cose non vano bene anche per Anita Bidini: «Ci sono furti e rapine, e servirebbe una presenza più diffusa delle forze dell’ordine».

Fa un paragone con altre città Riccardo Pasotti e promuove Arezzo: «Mi sono trasferito da Genova 15 anni fa e posso dire che ad Arezzo si vive bene, anzi la città è migliorata insieme ad alcune zone tipo Guido Monaco». Per Luciano Santagati invece ci sono due città: «Esiste una città di serie A come il centro storico e i negozi e una di serie B come le frazioni che sono dimenticate dal Comune, il problema è che ci si occupa solo di commercianti e negozi ed anche il Natale e le iniziative si fermano alle mura della città. Lo stesso vale per la gestione della raccolta della spazzatura».

di Angela Baldi