In viaggio da Stia a Firenze: cronaca della prima corsa dal Casentino, parlano i pendolari

"E' una grande occasione per tutta la vallata". "Finalmente, lo aspettavamo da anni". A bordo l'assessore regionale Ceccarelli e gli amministratori

La prima corsa da Stia a Firenze

La prima corsa da Stia a Firenze

Arezzo, 12 dicembre 2017 - «Una data storica»: esordisce così Paolo Saldi, uno dei passeggeri del treno che per la prima volta collega direttamente il Casentino con Firenze. È stato inaugurato ieri mattina il servizio che, finalmente, pone fine all’odissea dei pendolari casentinesi diretti verso il capoluogo, finora costretti a cambiare treno ad Arezzo, spesso con lunghe attese in stazione.

L’emozione a bordo del nuovo treno Jazz, partito alle 6,57 da Stia e arrivato a Firenze alle 9,25, con rientro alle 12,20, è palpabile, perché il progetto di una linea diretta è in cantiere da anni. Presenti anche l’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, e il presidente di Lfi Maurizio Seri: «Una grande conquista – ha commentato Ceccarelli – Se ne parla da 15 anni, non è stato semplice raggiungere un accordo tra Lfi e Trenitalia ma finalmente il sogno è diventato realtà».

Entusiasmo e soddisfazione dal presidente Seri: «È il risultato di grandi investimenti, soprattutto sul materiale rotabile. L’obiettivo adesso è di aumentare il numero delle corse e trovare un accordo per abbassare il prezzo del biglietto – che, ricordiamo, prevede una tariffa combinata per i servizi di Lfi e di Trenitalia –. Vogliamo offrire un servizio di ottima qualità».

Una novità che può trasformarsi in un trampolino di lancio, anzi di rilancio turistico di una delle zone più belle della provincia aretina: spesso, infatti, la trafila e i tempi inevitabilmente lunghi per raggiungere la zona tramite i mezzi pubblici tendevano a scoraggiare i visitatori. Ma da oggi la combinazione della linea diretta e del biglietto unico saranno una carta vincente per il Casentino.

A questi vantaggi bisogna aggiungere quello offerto al Valdarno: la nuova corsa delle 8,50 snellirà notevolmente l’afflusso dei viaggiatori sul gettonatissimo treno delle 9,18. Insomma, non passa giorno che i pendolari non sperimentino qualche disagio. Ieri, almeno per i casentinesi, non è stata una di quelle giornate.

Maria Paola Casali si occupa di formazione, dunque ha intravisto subito il potenziale di questa iniziativa: «Il Casentino è un bacino culturale importantissimo – dice – L’idea di rendere il collegamento con Firenze più rapido è un grande incoraggiamento al turismo e soprattutto alla valorizzazione del territorio»

Eleonora Beni è casentinese, ma vive a Firenze. Nel weekend è felice di tornare nelle sue campagne, però il viaggio è impegnativo: la macchina ci vuole per forza, e guidare in città è una bella impresa, per non parlare dei parcheggi. Da ieri è cambiato tutto: «Finalmente posso lasciare a casa l’auto e prendere comodamente il treno», racconta.

Paolo Saldi è originario del Casentino ma vive nel Nord Italia. Ieri non si è voluto perdere il primo viaggio su quello che ha definito «Il treno (Jazz) dei desideri», una frase che testimonia quante speranze siano state riposte nel progetto. «Spero davvero che funzioni – continua – E che la linea si snellisca, magari riducendo le fermate in Casentino, così il servizio sarà ancora più appetibile».