In Italia nel 2015 sono 256 gli incidenti legati al gas e al Gpl, i consigli di Estra

Per prevenire il peggio bastano poche accortezze. Da Estra un vademecum di preziosi consigli in tante lingue

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Arezzo, 7 dicembre 2016 - Oltre 250 incidenti, 256 per la precisione, sono quelli legati al gas (Fonte Cig, Comitato Italiano Gas) avvenuti in Italia lo scorso anno, tutti prevenibili e spesso causati dalla poca attenzione degli utenti, da errori, o, peggio ancora, da cattive abitudini: per questo motivo Estra rinnova la campagna Gas Amico con l’opuscolo multilingua che contiene  pochi e semplici consigli in italiano, inglese, francese, arabo, cinese, albanese e rumeno. Allo slogan "Essere sicuri con il gas dipende anche da te!", il vademecum (scaricabile dal sito di Estra www.estraspa.it) e la campagna riportano alcuni fondamentali accorgimenti per prevenire incidenti in casa. Come segnalano ogni anno i dati del Cig le principali cause di incidenti legati al gas sono ancora oggi attribuibili all’inefficienza delle canne fumarie, dei camini e dei canali da fumo, alla non idonea (o mancante) ventilazione dei locali d’installazione, al carente stato di manutenzione degli apparecchi. Ma anche dal lasciare incustoditi i cibi durante la loro preparazione. Quando si parla di gas ci sono precisi obblighi da rispettare in termini legislativi ma ci sono anche buone abitudini che possono contribuire alla salvaguardia della sicurezza degli impianti e con essi delle persone.

Estra lavora da sempre per promuovere la sicurezza – dichiara il presidente Francesco Macrì – e i dati ci dimostrano che tanto abbiamo fatto ma ancora dobbiamo tenere alta l’attenzione perché il ‘fai da te’ continua ad essere la prima causa degli incidenti. Per un’azienda che opera nei servizi pubblici sensibilizzare su temi come la sicurezza e il risparmio energetico, è un dovere oltre che una priorità. E noi continuiamo a farlo in modo capillare, arrivando in tutti i territori e rivolgendoci a cittadini italiani ma anche agli stranieri che  vivono nel nostro Paese”.

 

Per “essere sicuri” basta seguire poche e semplici buone pratiche come: far controllare periodicamente lo scarico dei fumi, non lasciare mai un fornello acceso incustodito, e quando non in uso chiudere il rubinetto del gas. E' importante il tubo di gomma che collega un piano di cottura al gas entro la data di scadenza (riportata sullo stesso). In caso di guasti, fughe, o semplicemente quando si avverte odore di gas in casa è importante chiamare subito il numero verde  “guasti e fighe gas” del distributore locale: telefonata e intervento sono gratuiti. Soprattutto è fondamentale non tentare di riparare da soli un bruciatore, il “fai da te” è proibito per legge ed è anche molto pericoloso. Gli impianti, infatti, devono essere progettati, installati e mantenuti da personale in possesso dei requisiti tecnico-professionali. Ultimo consiglio, ma non meno importante, è quello di far controllare da personale abilitato l'areazione e la ventilazione dei locali dove sono presenti gli impianti a gas e le caldaie, oltre a far verificare la corretta combustione, per evitare ogni rischio di avvelenamento da monossido di carbonio.

 

Il quadro degli incidenti in Italia

Nel 2015, secondo il bilancio annuale tracciato dal Cig, il Comitato Italiano Gas, su mandato dell’Autorità per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico,  il numero di incidenti dovuti al gas in Italia è rimasto sostanzialmente stabile: 120 (il valore più basso dal 2007) sono stati quelli nel settore del gas canalizzato, ovvero quello distribuito a mezzo di reti, e 136 (in aumento di 8 unità rispetto all'anno precedente) in quello del Gpl, vale a dire delle bombole e dei piccoli serbatoi. Proprio le bombole rimangono la fonte principale di incidenti: ben 57, con 11 morti a seguito. Sul fronte delle cause degli incidenti, il bilancio del 2015 conferma, secondo il Cig, una realtà già altre volte fotografata. Nell'ambito del gas canalizzato il combinato disposto di carenza di manutenzione, di inidoneità/assenza dell’impianto di evacuazione fumi, di insufficiente aerazione/ventilazione del locale rappresentano la causa principale degli incidenti (34% dei casi). Il malfunzionamento dell’apparecchio e/o l’installazione irregolare hanno un ruolo minore (27%), mentre rilevante - e in continuo aumento - appare essere il ruolo dell’errore umano: l’insieme di cause quali l’uso scorretto/errata manovra e/o cause esterne per intervento di terzi e/o disattenzione hanno determinato il 23% dei sinistri e il 42% dei decessi. Risulta invece stabile l’incidenza degli incidenti dovuti a carenza di manutenzione, pari al 7% nel 2015, che contribuisce però al 12% dei decessi. In aumento l’incidenza di incidenti riconducibili all’installazione irregolare (dal 4% al 10%), causando il 19% degli infortunati. Tra le cause di incidenti anche il riempimento abusivo; il collegamento non corretto della bombola agli apparecchi; la mancata osservanza delle norme tecniche d’installazione; e il posizionare le bombole in ambienti non idonei.