Imprenditore "fantasma" evade 1,7 milioni, denunciato dalla Guardia di finanza

L'uomo è reo di aver costituito due imprese che adottavano il sistema “apri e chiudi” per sfuggire al pagamento delle tasse, omettendo di presentare le dichiarazioni fiscali per ben 4 annualità

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Arezzo, 26 maggio 2017 - "Sequestrati beni di una società fantasma". Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo ha eseguito nei giorni scorsi il sequestro, disposto dal Tribunale aretino, dei beni di proprietà di un “imprenditore occulto”, reo di aver costituito due imprese che adottavano il sistema “apri e chiudi” per sfuggire al pagamento delle tasse, omettendo di presentare le dichiarazioni fiscali per ben 4 annualità.

Le Fiamme Gialle, al termine dell’indagine, che si è avvalsa della conoscenza del territorio e delle informazioni presenti nelle banche dati utilizzabili ai fini investigativi, sono riusciti ad individuare due imprese, riconducibili a soggetti di etnia cinese, che hanno nascosto al fisco ricavi per oltre 1,7 milioni di Euro. Da sopralluoghi ed appostamenti è emerso che le attività imprenditoriali venivano svolte all’interno di un locale attiguo alla casa di residenza e che, di fatto, si trattava del classico sistema illegale adottato da alcuni cittadini di etnia cinese per evadere il fisco: si crea un’azienda che, alla scadenza del termine per il pagamento delle tasse dovute, scompare per poi aprirne subito dopo un’altra, intestata magari ad altro soggetto, e continuare l’attività di impresa con gli stessi macchinari industriali e stessi locali. I finanzieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, stante la gravità delle violazioni fiscali riscontrate, hanno effettuato un accesso domiciliare presso l’abitazione dell’imprenditore reo di aver messo in piedi il meccanismo criminoso.

Nel corso delle operazioni veniva rinvenuta molta documentazione extracontabile che, a seguito delle attività ispettive svolte, portavano a constatare un’evasione per oltre 1,7 milioni di euro, nonché a denunciare il soggetto alla Procura della Repubblica di Arezzo per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, occultamento e distruzione di documenti contabili e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, avanzando altresì la proposta di sequestro per equivalente dei beni riconducibili al titolare delle imprese. Non sono servite all’imprenditore alcune manovre tese a tutelare l’aggressione dei beni da parte del Fisco, mediante la cessione fittizia degli stessi a dei connazionali compiacenti.

I finanzieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, infatti, hanno ricostruito la reale situazione economico-patrimoniale dell’imprenditore, eseguendo poi il sequestro di beni finalizzato alla definitiva confisca per un importo di circa 515.000 euro. In particolare sono stati sottratti alla disponibilità del soggetto costosi macchinari, autovetture e conti correnti.