Il paese diviso: un albergo ospita i profughi, quello davanti apre ai terremotati

Badia Prataglia torna protagonista. E lo chef Tizzanini lancia l'idea: "Due euro per ogni amatriciana per aiutare i cuochi che perderanno lavoro con questa tragedia

Forestali al lavoro nelle zone terremotate

Forestali al lavoro nelle zone terremotate.

Arezzo, 25 agosto 2016 - Il dolore e la solidarietà. E fioriscono anche iniziative singole.  «Metto a disposizione il mio albergo per i senzatetto di Amatrice e di tutte le zone colpite» è l’offerta che arriva da Badia Prataglia. Singolare caso: a mettere a disposizione le proprie camere è Andrea Betti, titolare de «La Foresta», uno dei due alberghi della piccola frazione montana nell’estremo lembo del Casentino.

L’altro si chiama «Bellavista» ed è quello che ospita i disperati in fuga dal Nordafrica, con polemiche annesse. Si erano ribellati i badiani contro una presenza considerata eccessiva e Betti, l’albergatore rivale, era stato tra i leader della protesta. Adesso è lui ad aprire le porte ad un'altra odissea.

O l'idea di uno dei più noti ristoratori della provincia, Paolo Tizzanini, titolare dell’Acquolina di Terranuova, alla Cicogna. Ospite di programmi televisivi, chef di valore. «Per ogni piatto di amatriciana, mettiamo due euro in un fondo per dare una mano ai cuochi che dopo questa tragedia perderanno il lavoro».

 Intanto chi è sul campo sono i nostri vigili del fuoco, una squadra di dieci uomini arrivata all’alba di ieri e guidata da Antonio Biagi e Stefano Poggini coadiuvati dalla squadra degli elicotteristi. Dalle macerie gli aretini hanno estratto vivo un uomo e per tutta la giornata hanno lavorato senza sosta insieme ai colleghi.