I prodotti tipici del Valdarno all'Accademia dei Georgofili

Ieri mattina nella splendida location delle Logge Uffizi si è tenuto un convegno sui prodotti enogastronomici del Valdarno, con tanto di degustazione finale.

Una fase del convegno ieri a Firenze

Una fase del convegno ieri a Firenze

Arezzo, 21 febbraio 2018 - I prodotti tipici del Valdarno sbarcano all’Accademia dei Georgofili di Valdarno, con tanto di degustazione finale. Ieri mattina, nella prestigiosa location delle Logge Uffizi, si è tenuta una tappa del ciclo di incontri promossi dall'Anci e dall'Accademia dei Georgofili sui prodotti enogastronomici del Granducato. Protagoniste, in questo caso, le eccellenze e le tipicità della vallata: dal pecorino abbucciato aretino al cece piccolo del Valdarno, dal miele alla farina di castagne del Pratomagno, dalla farina di grano verna alla mela testa. Senza dimenticare lo zafferano aretino, il fagiolo zolfino, la tarese del Valdarno, i vini Doc, la birra e ovviamente lo stufato alla sangiovannese.

L'iniziativa si propone di far conoscere ai consumatori la vasta gamma di prodotti agro-alimentari tipici della zona, valorizzando i produttori locali e le aziende di trasformazione, per facilitare il rapporto tra produttori e distribuzione. All'evento erano presenti le associazioni di categoria, i produttori e alcuni sindaci, tra cui Sergio Chienni di Terranuova, Maurizio Viligiardi per San Giovanni, Moreno Botti per Loro Ciuffenna e Pietro Tanzini per Bucine. Tra le mission, il coinvolgimento delle aziende locali, la tutela delle piccole produzioni, l’individuazione dei punti di forza dal punto di vista nutrizionale e gastronomico.

Ma si è parlato anche di rinnovare le politiche del marketing, puntando sulla qualità e l’unicità. Insomma, una splendida vetrina per i prodotti tipici del Valdarno, che però devono essere valorizzati anche attraverso una maggiore sinergia tra i comuni. Ognuno va per conto suo, mentre il Valdarno, anche da questo punto di vista, dovrebbe presentarsi unito. Anche perché il turista, quando arriva in questo angolo di Toscana, ricerca, da sempre, piatti tradizionali Gli ultimi dati ufficiali sulle presenze turistiche sono significativi, dato che l’area del Valdarno Superiore, compresa la zona fiorentina, ospita un milione di presenze turistiche all’anno, quanto il Chianti. Una potenzialità enorme che però ha poche ricadute sul territorio.

Ed è questa la scommessa che dovranno fare, in futuro, i comuni valdarnesi, che dovranno mettere da parte personalismi e agire in perfetta sinergia. C’è infatti la necessità di fare sistema, per promuovere in maniera unitaria le bellezze e le peculiarità della vallata, comprese quelle enogastronomiche. A chiusura del convegno di ieri si è tenuta, all’Accademia dei Georgofili, una degustazione dei prodotti tipici: dal fagiolo zolfino allo stufato alla sangiovannese, dall’olio Evo alla tarese, dai vini Docg alla farina di castagne.