Ha ucciso il padre: ma non tornerà in carcere. Il riesame lo mantiene nella casa famiglia

Due colpi di fucile in faccia al ritorno dal bar: così Giacomo Ciriello aveva ammazzato il babbo Raffaele. E' in una comunità

Raffaele e Giacomo Ciriello

Raffaele e Giacomo Ciriello

Arezzo, 11 luglio 2017 - Potrà continuare a rimanere fuori dal carcere. Giacomo Ciriello, il diciottenne che a febbraio ha ucciso il padre a fucilate, rimarrà nella casa famiglia di Prato dove si trova da Pasqua. E' la decisione presa dal Tribunale del Riesame a Firenze: domiciliari confermati.

Era stata la difesa a ottenere la misura, accolta dal gip Anna Maria Loprete. Ora la conferma del provvedimento. Mentre almeno da part del collegio difensivo procede un'analisi attenta dele condizioni mentali del ragazzo: in ballo l'eventuale ridotta capacità di intendere e di volere al momento dell'omicidio.  

Raffaele Ciriello era stato freddato appena fuori di casa, a Lucignano. Il solito litigio in casa con il figlio, la corsa al bar, il ritorno in piena notte: e i due colpi di fucile sparati praticamente in faccia. Infine la chiamata ai carabinieri per farsi arrestare.