Guerrina, un'altra prostituta confessa: "Sesso con padre Gratien". Nuova battuta di ricerca col georadar e le ruspe

A dieci mesi dalla scomparsa le forze dell'ordine sono impegnate nell'ennesima perlustrazione intorno al paese

Parla la seconda luccoola e le ricerche con la ruspa (Da "La vita in diretta")

Parla la seconda luccoola e le ricerche con la ruspa (Da "La vita in diretta")

Arezzo, 4 marzo 2015 - «Mi ha detto di essere un insegnante, facendomi i complimenti perchè ero bella. Io l'ho visto sul giornale e gli ho chiesto cosa aveva combinato, lui mi ha risposto di non parlare di quella signora, che lei non c'era più». La ragazza che ha detto di aver avuto rapporti sessuali con padre Gratien Alabi, il frate congolese indagato per la scomparsa da Ca Raffaello di Guerrina Piscaglia, ha parlato ai microfoni de «La vita in diretta». La ragazza ha aggiunto di aver riferito tutto ai carabinieri. «A Natale - ha anche raccontato - abbiamo pranzato insieme, mi ha fatto vari regali, mi aveva dato prima 500 euro, poi 150, mi ha pagato l'affitto, alla fine del pranzo era sbronzo aveva bevuto mezza bottiglia di sambuca perchè aveva tanti problemi». Durante l'intervista la giovane ha dichiarato di «lavorare in strada» ed ha speso parole confuse circa la presunta relazione sessuale con Padre Gratien che, stando ad indiscrezioni, avrebbe precisato meglio nel colloquio con i carabinieri. La giovane non è stata sentita in incidente probatorio dal momento che avendo una residenza fissa a Perugia non sussiste il pericolo di allontanamento e dunque la sua testimonianza potrebbe essere spesa in aula in un eventuale processo

Ha raccontato ai carabinieri di aver avuto rapporti sessuali a fine dicembre 2014 con padre Gratien Alabi, il frate congolese indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia da Ca Raffaello nel comune di Badia Tedalda dallo scorso primo maggio. A sentire la donna - secondo quanto emerso si tratta di una prostituta di origine romena -, sono stati i carabinieri impegnati nelle indagini coordinate dal pm Marco Dioni della Procura di Arezzo.

La donna, che abita stabilmente a Perugia, avrebbe riferito di aver consumato diversi rapporti sessuali con il religioso e di aver ricevuto 500 euro come compenso. Sempre in base a indiscrezioni, la testimonianza della romena non è stata "blindata" in incidente probatorio dal momento che non sussisterebbe alcun pericolo di fuga avendo la donna una fissa dimora. Mentre è in corso una maxi battuta nella zona di Ca Raffaello, è previsto che la polizia postale consegnerà entro domani la perizia definitiva sui computer di padre Gratien. Nel frattempo è in corso una battuta di ricerca su vasta scala intorno a Ca' Raffaello. La zona dice già tutto: è l'ennesimo tentativo da parte delle forze dell'ordine di rintracciare tracce utili che possano contribuire a chiarire il giallo sulla scomparsa di Guerrina Piscaglia. Scavate anche alcune buche - ma al momento senza trovare tracce utili - nella vasta battuta in corso da questa mattina a Cà Raffaello. Le ricerche sono coordinate dalla procura di Arezzo e sono finalizzate a cercare la donna o, comunque, elementi utili a individuarla. Impegnati carabinieri e protezione civile. Perlustrato il letto del fiume Marecchia. Controllati cassonetti installati in luoghi isolati e boschi. Usati per le ricerch eun georadar (che verifica ogni movimento del terreno) e ruspe che hanno aperto una buca a ridosso del fiume.

Ora il nuovo tentativo in corso, mobilitando decine di uomini. Mentre intanto procede la vicenda giudiziaria, nel quadro della quale sono indagati padre Gratien Alabi e il marito della donna Mirco Alessandrini, rispettivamente per favoreggiamento in sequestro di persona o omicidio e  per false dichiarazioni ai PM.