"Guerrina? In paese qualcuno sa". Graziano non molla: "Io non c'entro"

Il religioso intervistato nel convento romano dove è ai domiciliari dagli inviati di Canale 5. "Mi dispiace per il figlio ma non gli ho portato via io la mamma"

Padre Graziano a Canale 5

Padre Graziano a Canale 5

Arezzo, 11 novembre 2016 - Rompe il silenzio e gli indugi dopo la condanna. E lo fa per l'ennesima volta in una delle classiche trasmissioni no-stop del pomeriggio Tv.

Parla, in esclusiva a “Pomeriggio Cinque”, padre Graziano condannato, a 27 anni di carcere per l'omicidio volontario e l'occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia. “Ho sempre detto che io non l'ho ammazzata, non ho sequestrato nessuno! E' difficile per me dire se Guerrina è in vita o se lei è morta... e dove sia il suo corpo”.

Il sacerdote è stato raggiunto nel convento dell'Ordine Premostratense a Roma, a cui appartiene, nel quale sta scontando gli arresti domiciliari in attesa della sentenza definitiva e ha spiegato: "Avevamo un rapporto normale: una parrocchiana con il suo parroco" e aggiunge: "Ho fiducia nella giustizia e non ho perso la speranza".

In merito alla presunta telefonata ricevuta del Santo Padre, smentita poche ore dall’annuncio dal portavoce del Vaticano, ha ribadito: "Quando mi ha chiamato il Papa ho sentito la sua voce...Ero sicuro che fosse lui! Mi hanno condannato il giorno prima e il giorno dopo mi fanno uno scherzo del genere... Se non era il Santo Padre era qualcuno che mi voleva calunniare".

E ancora: "So che Lorenzo, il figlio di Guerrina, è la persona più triste di questa vicenda, ma io non posso far tornare la sua mamma... Io non ho portato via nessuno! Prego per lui e per me, perché anch’io soffro per questa vicenda. La famiglia di Guerrina sa che sono innocente per questo non mi scrivono..." Il sacerdote congolese ha poi concluso:"Sono sicuro che qualcuno del paese sa qualcosa..."