Graziano, sms del giorno dopo: "Coraggio avvocato, in cassazione ce la faremo"

Messaggio ad Angeletti. "Mi ha commosso, è lui a consolare me". Ma dal convento prima è in cappella che prega e poi si nega al telefono

L'avvocato Riziero Angeletti

L'avvocato Riziero Angeletti

Arezzo, 16 dicembre 2017 - Su di spirito dopo lo sfogo avuto nell’immediatezza della sentenza bis, quella che ha condannato padre Graziano a scontare 25 anni di carcere per l’omicidio di Guerrina. «Preferisce non parlare con i giornalisti», rispondono con gentilezza al telefono del convento romano dell’ordine premostratense dove il religioso congolese vive con tanto di braccialetto elettronico.

A parlare è l’avvocato Riziero Angeletti che ha pronunciato l’arringa difensiva ceracndo di smontare, senza riuscirvi, l’impianto accusatorio incardinato dal pubblico ministero Marco Dioni. «Sono abbattuto io più di lui», confessa candidamente Angeletti che nel corso della giornata ha avuto un paio di contatti con il suo assistito diventato, purtroppo per lui, celebre in tutta Italia. «Graziano - riprende l’avvocato - mi ha inviato due sms, uno in particolare mi ha toccato. C’è scritto: ti ringrazio per quelli che hai fatto per me, devi essere sereno, coraggio andiamo avanti verso la cassazione».

Stessi concetti espressi, parola più parola meno, in un secondo messaggino telefonico nel quale rinnova ad Angeletti stima e fiducia. Il legale reatino, che ha assunto la difesa del frate insieme al collega Francesco Zacheo, sfuma sulle parole di Graziano rispetto al razzismo di cui sarebbe rimasto vittima. «Il problema - dice - è stata la disparità di trattamento tra l’accusa e la difesa. Non hanno contingentato il tempo a disposizione della procura generale mentre la difesa ha avuto a disposizione solo due ore e un quarto, poco per articolare le nostre tesi. Da lì è scaturito lo sfogo di padre Graziano più che da considerazioni di pelle».