"Giustizia per Diego morto al Thevenin a 2 anni": ma il processo si stoppa subito

Dopo l'appello dei nonni un altro rinvio: manca una notifica, tutto slitta ad aprile. Il piccolo aveva ingerito un farmaco della mamma.Imputati un operatore e un assistente sociale

Un'aula di tribunale

Un'aula di tribunale

Arezzo, 2 marzo 2017 - Si blocca subito il processo per la morte del piccolo Diego, due anni, avvenuta nel 2011 all’Istituto Thevenin di Arezzo. Imputati, un educatore e un assistente sociale, accusati di non aver vigilato a sufficienza per impedire che lo stupefacente entrasse dove non doveva entrare e per controllare lo stile di vita della ragazza. Ma non è arrivata una delle notifiche e tutto è slittato al 12 aprile.

Intanto i nonni paterni del bambino che chiedono giustizia. "Il bambino era stato collocato con la madre dai Servizi Sociali di Pisa . La morte di Diego è stata causata dall’ingerimento di compresse di Subutex, un farmaco usato nel trattamento delle tossicodipendenze, che la madre deteneva illegalmente in camera. Per questa morte inizialmente era stata rinviata a giudizio solo la mamma che nel 2013 ha patteggiato due anni. In seguito è stato recepito un esposto fatto dalla nostra famiglia e la conseguenza è stato il rinvio a giudizio di un educatore e di una assistente sociale di Pisa da parte della Procura generale di Firenze che ha avocato il caso.

I tempi di questo processo si stanno dilatando. L’udienza preliminare (2015) si è tenuta un anno dopo la richiesta di rinvio a giudizio; la prima udienza del processo è stata già rimandata 4 volte a partire dal novembre 2015. Speriamo che si possa iniziare ad ascoltare i primi testimoni di questa tragedia e che , a distanza di quasi sei anni dalla morte, si intraveda un po’ di giustizia per il piccolo Diego". Questo alla vigilia. Poi l'ennesimo stop.