I carabinieri indagano sui raid effettuati da tre persone immortalate dalle telecamere
Arezzo, 9 ottobre 2017 - Sono bastati alcuni giorni ai militari della compagnia di Sansepolcro per individuare il presunto responsabile della morte del 18enne Ghouiza Elias, trovato venerdì scorso dai familiari all’ interno della cantina della propria abitazione. Fin dall’inizio le attvità investigative si erano dirette verso gli ambienti dello spaccio del capoluogo, non potendo escludere una pregressa assunzione di sostanze stupefacenti da parte del ragazzo quale causa del decesso.
Il fascicolo aperto dalla procura di Arezzo e’ stato infatti, fin dall’inizio, per l’ipotesi di reato dI morte o lesioni di conseguenza di altro delitto e spaccio di sostanze stupefacenti”. sulla base delle ultime chiamate ricavate dal telefono cellulare del giovane morto, sono state avviate immediate intercettazioni telefoniche nei confronti di quelli che potevano essere stati i potenziali spacciatori in contatto con il 18enne.
Dopo alcuni giorni di attivita’ tecniche i militari hanno fermato ad Umbertide un 21enne albanese, senza fissa dimora, gravemente indiziato per spaccio di sostanze stupefacenti e morte o lesioni come conseguenza di altro delitto. L’attivita’ investigativa ha consentito di raccogliere gravi elementi responsabilita’ (prove testimoniali ed attivita’ tecniche) sulla cessione della dose di cocaina assunta dal 18enne prima del decesso e verosimilmente risultata letale.
L'autopsia verra’ svolta domani sulla salma e potra’ dirimere il dubbio sulla ipotesi investigativa avanzata dai militari. Nel corso delle indagini è stata accertato che il cittadino albanese era uno spacciatore di cocaina nel comune di Umbertide. Per questo è sttao arrestato. Durante la perquisizione è stato trovato in possesso di due dosi di cocaina e ottocento euro. Il fermato, dopo formalita’ di rito, e’ stato accompagnato nella casa circondariale di Perugia Capanne a per la convalida del fermo.