"Sarò da voi a lanciare il Sinodo": Bassetti, primo sì alla guida Cei. Le foto con il Papa

Ieri l'annuncio della nomina. "Grazie, mi ha scelto al crepuscolo della mia vita". E accetta l'inivito di Fontana alla Madonna del Conforto

Bassetti ieri dal Papa

Bassetti ieri dal Papa

Arezzo, 25 maggio 2017 - Il Papa ha scelto: Gualtiero Bassettti è il nuovo presidente della Cei. Dopo una notte di riflessione, il Pontefice ha deciso di andare nella direzione che i Vescovi avevano indicato alla vigilia, concentrando gran parte dei loro voti proprio sul cardinale, oggi Arcivescovo di Perugia e per dieci anni alla guida della chiesa aretina.

E aretina è una delle prime mosse. «L’ho invitato alla Madonna del Conforto e quindi a lanciare il sinodo diocesano: e lui ha accettato subito» conferma il Vescovo Riccardo Fontana. Un sì detto di slancio. «Lo sapete – ha spiegato il neoeletto al nostro Vescovo - che per me il legame con la Madonna del Conforto e con la città è profondissimo». Tanto profondo da averlo scritto anche al Papa nella lettera di congedo che nei fatti è diventata un trampolino di lancio. «Nella Diocesi di Arezzo ho trovato luoghi dell’anima, che spesso sogno durante la notte». E oltre che al Vescovo lo ripete, come sempre ha fatto, a chi lo cerca. «Arezzo è nel cuore».

«Intendo lavorare insieme con tutti i Vescovi, grato per la fiducia che mi hanno assicurato. Il Papa ci ha raccomandato di condividere tempo, ascolto, creatività e consolazione». Sono state le prime parole del cardinale Bassetti. Nell’apprendere la notizia della nomina, «il mio primo pensiero riconoscente va al Santo Padre per il coraggio che ha mostrato nell’affidarmi questa responsabilità al crepuscolo della mia vita. È davvero un segno che crede alla capacità dei vecchi di sognare...»

«Sono Vescovo da 23 anni, con alcuni di voi già ci conosciamo. Non ho programmi preconfezionati da offrire, perché nella mia vita sono sempre stato abbastanza improvvisatore. Intendo lavorare insieme con tutti i Vescovi, grato per la fiducia che mi hanno assicurato. Il Papa ci ha raccomandato di condividere tempo, ascolto, creatività e consolazione. È quello che cercheremo di fare insieme. «Vivete la collegialità», ci ha detto, «camminate insieme»: è questa la cifra che ci permette di interpretare la realtà con gli occhi e il cuore di Dio. Mi incoraggiano le parole del Cardinale Bagnasco, a cui mi sento legato da sincera amicizia, quando ha augurato al nuovo Presidente di «essere se stesso». E questo è quello che io desidero nel profondo del mio cuore«, ha aggiunto. »Vi ringrazio della vostra attenzione e del servizio che fate: con chi può, ci diamo appuntamento per domani, alle 13.30, con la conferenza stampa conclusiva della nostra Assemblea, dove sarò disponibile a rispondere alle vostre domande".

Nella chiesa aretina in testa alla quale era stato scelto il 21 novembre 1998, facendo poi il suo ingresso ufficiale il 6 febbraio 1999,all'inizio della novena della Madonna del Conforto. Inizia il suo ministero icon il Giubileo del 2000, al quale dedica la sua prima Lettera pastorale. Dalla GMG di Roma in poi, la vicinanza ai giovani sara' una costante del suo episcopato: insieme per il mondo nelle Giornate mondiali della Gioventu', accanto a loro nei luoghi e nei tempi della vita della Diocesi.

Lanciato poi da Papa Benedetto XVI alla sede arcivescovile metropolitana di Perugia-Citta' della Pieve il 16 luglio 2009, fa il suo ingresso in diocesi il 4 ottobre dello stesso anno. Quindi la nomina a Cardinale e una serie di importanti incarichi, che hanno sempre dimostrato la grande fiducia del Papa nei suoi confronti: un Vescovo-pastore, che poi è il profilo che Francesco cerca in quasi tutte le sue nomine.

Di notte sogna La Verna: la sogna tanto che era arrivato a confessarlo al Papa, nella lettera di congedo dei 75 anni. Ma anche lui sapeva che La Verna l’avrebbe vista con il binocolo e che il congedo sarebbe stato solo virtuale. E infatti eccolo lì, alla vetta della Cei. Lui, Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia ma per dieci anni alla guida della chiesa aretina.

«Sono felice – spiegava sorridente nella sera dopo il voto e prima della scelta ufficiale del Papa - della fiducia dei miei confratelli: non so cosa sceglierà il Papa, ma questa fiducia rimane e mi riscalda il cuore». Impensabile portarlo alla vigilia sul terreno di una previsione, perfino sul giorno della scelta di Francesco. «Non lo so, sta a lui».  «Uh – ti risponde con lo stesso spirito toscano che in fondo dominava la lettera al Papa – che caroselli: per ora non è cambiato proprio niente». Proprio niente no.

Che sarebbe entrato nella terna per la presidenza era una scommessa che forse non avrebbero accettato più neanche i bookmakers: ma c’è entrato a tutto gas. Primo dei tre, anche se dopo un paio di ballottaggi, 134 voti, una sorta di piccolo plebiscito. Lo stesso che fa pendere dalla sua parte tutte le previsioni: specie se incrociato con i segnali che bene o male nella sua direzione dal Papa in questi anni sono arrivati. Ma lui, che sia presidente della Cei o resti semplice Arcivescovo di Perugia, di sicuro non cambia a 75 anni.

«E’ bello essere in questa terna con due dei Vescovi nominati di recente dal Papa: sono i segnali di una chiesa che cambia e della vicinanza a Francesco». Tutti guardano lui e lui aggira l’ostacolo spingendo i riflettori più in là, verso i colleghi di questa strana «corsa» al rallentatore. «Sono sereno: sarà quel che Dio vorrà» aveva commentato con i suoi amici più fidati dopo l’esito della votazione. E tutto sommato è proprio vero.

Possibile non sia preoccupato? «Di che? Ancora non è successo niente». Infrangibile, mentre almeno due diocesi, Perugia in testa ma anche Arezzo, erano pronte a far festa,ancora primadell'annuncio. «E’ stata una bella mattinata – commentava ieri l’Arcivescovo Riccardo Fontana – e sono felice che Gualtiero sia nella terna dalla quale il Papa sceglierà il nuovo presidente della Cei».

Una vetta almeno in epoca moderna che nessun vescovo «aretino», tra virgolette ma lui si sente davvero tale, aveva mai neanche sfiorato. O forse immaginato. Più preoccupato o più sereno? «Che vuoi, ho 75 anni» ti ricorda frugale al telefono. Già predestinato ad arrivare in azione fino a 77 a Perugia: ma la presidenza Cei è un mandato quinquennale e così ormai gli 80 anni sono già dietro l’angolo.

Tutto è dietro l’angolo. Meno La Verna, per ora dovrà continuare a sognarla. Un po’ come quando tentava le camminate a piedi fino al Santuario e a ogni curva, stremato, sperava di veder apparire il cancello giusto.