Etruria, più parti civili della Costa Concordia: sono 1517 solo dalla Federconsumatori

Parte un'azione di responsabilità. Da Confconsumatori costituzione di 160 soci. Fuori dalla causa i comitati per non perdere i diritti al rimborso

La protesta dei risparmiatori

La protesta dei risparmiatori

Arezzo, 22 giugno 2017 - Federconsumatori e Confconsumatori avevano annunciato che avrebbero chiesto di costituirsi parte civile durante l'udienza per il filone di inchiesta relativo alla bancarotta Banca Etruria. Non il Comitato Vittime Salva Banche che teme di mettere a rischio l'arbitrato per i rimborsi mentre il Comitato Azzerati dal Salva Banche chiederà di poter prendere parte all'udienza avendo la maggior parte dei suoi iscritti chiesto, tramite Federconsumatori, di potersi costituire parte civile.

Altissimi i numeri di Federconsumatori: 1517 persone nel processo, di cui oltre 1100 residenti ad Arezzo. Lo hanno annunciato i vertici dell'associazione che hanno anche fatto il punto sulle prossime iniziative: Proporremo l'azione di responsabilità contro chi è responsabile di quanto accaduto, non quindi contro la banca ma contro chi ha un patrimonio per rispondere ai risparmiatori che hanno perso tutto". La stessa Federconsumatori parla di record di richieste di costituzione di parte civile, oltre 2500 secondo le previsioni. «Un numero - ha spiegato Fulvio Farnesi presidente di Federconsumatori Toscana - che supererà quello del processo sul naufragio della Costa Concordia».

La Confconsumatori si costituirà parte civile con 160 risparmiatori soci. «Si tratta in primo luogo – fanno sapere da Confconsumatori – di azionisti che hanno visto azzerare il valore delle azioni in conseguenza del dissesto bancario, ma anche di obbligazionisti subordinati. Parte di questi sono stati parzialmente rimborsati dal Fondo interbancario:  l’indennizzo ricevuto ha attenuato il danno ma non ha del tutto eliminato la loro perdita patrimoniale. In aggiunta, diversi obbligazionisti sono rimasti fuori dai benefici del fondo pubblico per gli stringenti requisiti soggettivi richiesti dalla legge». Il conto che Confconsumatori presenterà agli indagati è di oltre 1,5 milioni di euro di perdite patrimoniale. 

 La stragrande maggioranza dovrebbe essere quella degli obbligazionisti azzerati, un migliaio, cui andranno a sommarsi un paio di centinaia di azionisti. Poi i tanti avvocati che hanno organizzato singoli gruppi di risparmiatori. Anche senza i due comitati degli azzerati, l’associazione vittime del salvabanche di Letizia Giorgianni e gli scissionisti degli azzerati del salvabanche.

La Giorgianni invita i suoi a distinguere: chi ha in corso una procedura di arbitrato dovrebbe evitare la strada del tribunale o rischiaa di perdere il diritto al rimborso, gli altri invece possono tentare come singoli. Dagli scissionisti di Silvia Battistelli la richiesta di essere ammessi in aula.  Che possibilità ci sono stavolta che le richieste di costituzioni di parte civile vengano accolte? Bè, sicuramente più che per i dipendenti Eutelia.