Etruria, Nicastro in commissione d'inchiesta: dissesto conclamato

Il presidente delle good bank in parlamento: troppi finanziamenti fuori dalle aree di riferimento

Nicastro con Casini

Nicastro con Casini

Arezzo, 5 dicembre 2017 - Le quattro banche poste in risoluzione mostravano «situazioni numeriche di dissesto ampiamente conclamato». Lo ha detto Roberto Nicastro, ex presidente delle good bank di Banca Etruria, Banca Marche, Carichierti e Cariferrara, in commissione di inchiesta sulle banche. Nicastro ha ricordato ad esempio che Cariferrara aveva 3 miliardi tra sofferenze e incagli residui «su un bilancio complessivo ante trasferimento di 5 miliardi, quindi stiamo parlando di oltre 60% di crediti deteriorati sul totale». Nicastro ha osservato quindi che «non credo ci siano dubbi sul grado dissesto».

A suo parere mentre in passato se si realizzavano dissesti era piu facile vedere intervenire altre banche nel salvataggio, in questo caso gli stessi commissariamenti sono rimasti per molto tempo senza nessuno che si facesse avanti perché un pò tutte le banche avevano difficoltà. «Bisogna anche ricordare - ha aggiunto -che un elemento comune alle 4 banche era la significativa presenza di crediti fuori territorio: sul portafoglio dei crediti trasferiti alla bad bank il 30% era relativo a prenditori al di fuori delle province chiave».

Nicastro ha ricordato che al 30 settembre 2015, al momento dell'ultimo bilancio prima della procedura di risoluzione, la situazione patrimoniale netta di Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife "era vicina a zero".La mancata cessione delle quattro banche ponte - ha affermato in un altro passaggio dell'audizione - avrebbe avuto "un impatto materiale su tutti e avrebbe generato un contagio su altre banche fragili". "La mancata cessione nei tempi previsti, entro il 30 aprile, avrebbe generato un obbligo di liquidazione che era da scongiurare in tutti i modi possibili", perche' in caso di liquidazione ci sarebbero stati "effetti devastanti". 

L'elemento comune a tutte e 4 le banche - ha precisato Nicastro - era la significativa presenza di crediti fuori del territorio di riferimento: "sul portafoglio dei crediti trasferiti dalle 4 banche alla bad bank circa il 30% del portafoglio era relativo a creditori al di fuori delle province chiave".