Etruria, ecco le regole per gli arbitrati: già 1400 rimborsi, atteso il boom

Ristoro anche integrale ma depurato dagli interessi. Cessione: i paletti Cgil. Maccarone: il fondo interbancario pronto a ricevere le richieste in massa dei consumatori

Salvatore Maccarone

Salvatore Maccarone

Arezzo, 24 settembre 2016 - L’arbitrato, finalmente. E’ stato messo a punto lo schema del decreto attuativo per mettere in moto la macchina degli arbitrati, affidati all’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione. Il decreto riguarda gli obbligazionisti subordinati della vecchia banca Etruria che non hanno presentato, per mancanza di requisiti o per volontà propria, la documentazione per attivare la procedura del rimborso automatico forfettario all’80%. Lo schema di decreto, predisposto dagli uffici del Mef è costituito da otto articoli ed è accompagnato da una relazione illustrati va. I ristori ottenuti attraverso l’arbitrato potranno essere anche integrali, però depurati dagli interessi ottenuti negli anni.

E sarà il collegio arbitrale a stabilire caso per caso la misura dell’indennizzo che il Fondo di solidarietà dovrà liquidare. Il decreto prevede inoltre un massimo di sei mesi per definire la domanda, con procedura gratuita. L’Anac a sua volta avrà sessanta giorni di tempo per stabilire sia le modalità con cui i ricorsi vanno presentati, sia i documenti da allegare. I collegi arbitrali avranno ifine 120 giorni di tempo, prorogabili fino a un massimo di altri sessanta, per definire i lodi e i relativi rimborsi.

Il risparmiatore avrà invece quattro mesi di tempo per presentare l’eventuale ricorso alla Camera arbitrale. Intanto resta calda la questione della cessione di Nuova Bpel e delle altre tre banche nate dalla risoluzione dei vecchi istituti.

Ieri i dirigente regionali e provinciali di Fisac Cgil hanno fissato i paletti entro i quali, a loro giudizio, la trattativa dovrebbe muoversi. «Vogliamo evitare . ha detto il segretario regionale Daniele Quriconi - che la nuova proprietà abbia come unico scopo quello di accaparrarsi i rapporti con la clientela, i bacini di risparmio e le relazioni in territori ancora appetibili. Centrale la difesa dell’occupazione e del corposo indotto che vive grazie ai dipendenti della banca».

Nessuna pregiudiziale sulla vendita, «conta il piano industriale sul quale - ha sostenuto Paolo Cecchi vogliamo avere voce in capitolo nel rispetto del contratto nazionale di lavoro».

"Ad oggi abbiamo ricevuto circa 1400 richieste. Ne arrivano giornalmente, e sempre giornalmente si provvede alle liquidazioni" ma la gran parte deve ancora arrivare: le richieste inviate attraverso le associazioni dei consumatori E' quanto ha detto Salvatore Maccarone, Direttore Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, ai microfoni di Cuore e denari su Radio 24 in relazione alla partenza della procedura di liquidazione dei rimborsi forfettari per gli oltre 10mila detentori di bond subordinati delle quattro banche "salvate" (CariFerrara, CariChieti, Banca Etruria e Banca Marche).

"Fino ad oggi - ha spiegato - stanno arrivando piu' che altro richieste individuali. Noi aspettiamo il grosso delle richieste attraverso le associazioni dei consumatori, con le quali abbiamo sviluppato rapporti di collaborazione soddisfacenti. Questo facilitera' anche l'esame da parte del Fondo perche' le associazioni faranno una valutazione preventiva e quindi se vi fossero documenti mancanti o qualche altra manchevolezza della richiesta provvederebbero a farla integrare prima dell'inoltro".

"Le richieste di indennizzo (da presentare entro il 3 gennaio 2017, ndr) - ha proseguito il direttore del Fondo - sono arrivate prevalentemente in forma cartacea con una raccomandata oppure in forma elettronica con PEC oppure attraverso il sito web. La maggior parte delle richieste pervenute al momento riguardano Banca Etruria". Maccarone ha inoltre previsto che il ritmo delle liquidazioni effettuate crescera' nei prossimi giorni