Esplode la casa, sempre grave il ferito estratto dalle macerie. Causa una sigaretta FOTO

Trasferito al centro grandi ustionati di Pisa. La famiglia accanto per ora da amici, tornerà presto a Chiusi

Il salvataggio del ferito

Il salvataggio del ferito

Arezzo, 16 gennaio 2018 - Sempre critiche le condizioni cliniche dell'operaio bosniaco di 50 anni rimasto coinvolto  da un'esplosione nella casa dove abita a Chiusi della Verna. L'uomo, ricoverato con traumi e ustioni al policlinico Le Scotte di Siena, dovrebbe essere stato trasferito in un centro specializzato per i grandi ustionati, quello di Pisa. 

Venerdì è rimasto oltre due ore sotto le macerie riuscendo comunque a chiamare i soccorritori, guidandoli verso il punto dove era rimasto bloccato. Intanto proseguono gli accertamenti di carabinieri e vigili del fuoco per chiarire l'origine dello scoppio.

Ma quella prevalente è  che a tradirlo sia stata una sigaretta, accesa dall'operaio: è stato proprio lui a confermarlo proprio mentre i vigili lo stavano raggiungendo per portarlo in salvo. L'ha accesa nel momento in cui stava armeggiando con la bombola del gpl? E' l'aspetto che dovrà essere chiarito.

La casa è di proprietà della suocera del bosniaco ed ora è totalmente inagibile: è stata isolata per timore di collasso della struttura e crollo totale. Lesionate dallo scoppio altre tre abitazioni vicine, una abitata da una madre e tre bambini. Una casa inutilizzabile, la famiglia per ora è da amici in Vallesanta ma dovrebbe tornare presto a Chiusi, in una casa in affitto. Il sindaco Giampaolo Tellini segue costantemente la situazione ed ha effettuato vari sopralluoghi.

LA VICENDA. Per ore sotto le  macerie: vivo ma bloccato da un trave che gli ha impedito di mettersi in salvo ma non di guidare i soccorritori a ritrovarlo. Uno scenario da bombardamento, una scossa da fare a gara con un terremoto. La paura del Casentino.

Lo scoppio, il boato, il crollo della palazzina. Pomeriggio di terrore ieri in località Val di Meta, nel comune di Chiusi della Verna, quando quasi certamente a causa di una fuga di gas è crollata parte di una vecchia abitazione intrappolando un uomo di cinquant’anni, Musatfà H., bosniaco, estratto vivo dai vigili del fuoco dopo oltre due ore sotto le macerie.

Nell’immediato pareva grave, trasferito alle Scotte di Siena da Pegaso, per la prima volta impiegato in provincia con il visore notturno. Poi è stato valutato in codice giallo per un trauma toracico, vari traumi agli arti inferiori e ustioni di primo grado al volto. L’esplosione che ieri ha interrotto la tranquillità e il silenzio della piccola frazione dove vivono appena 50 persone, è avvenuta poco dopo le 16 ed è stata avvertita anche a Corezzo, altro piccolo centro che si trova a pochi chilometri di distanza.

Immediato l’allarme e l’arrivo dei soccorsi: sul posto sono arrivate due ambulanze, un’auto medica con due medici a bordo e l’elisoccorso Pegaso, atterrato poco dopo nella piattaforma della Beccia, a Chiusi della Verna. Durante i soccorsi il ferito, intrappolato con gli arti inferiori sotto una trave del solaio superiore, completamente crollato in seguito all’esplosione, è rimasto cosciente e ha aiutato i vigili del fuoco a localizzarlo, rispondendo alle domande senza mai perdere i sensi.

Tuttavia le rigide temperature a cui è rimasto esposto per le oltre due ore, necessarie a liberare il passaggio da macerie e calcinacci, hanno peggiorato le sue condizioni. Una volta raggiunto dai vigili del fuoco è stato liberato, stabilizzato e trasportato dai soccorritori del 118 a Chiusi della Verna dove ad attenderlo c’era Pegaso. Al momento dell’incidente il cinquantenne era solo, la moglie infatti si trovava a Cesena con la figlia di 4 anni ed ha raggiunto Val di Meta nel mezzo delle operazioni di soccorso. Nessun ferito invece nella casa adiacente a quella crollata, dove vive una famiglia di cinque persone, due adulti e tre bambini.

Nonostante alcuni piccoli crolli interni e la tanta paura, non hanno infatti riportato conseguenze e sono riusciti a scappare subito dopo l’esplosione che ha però coinvolto la loro auto, rimasta sepolta dalle macerie. La casa è stata dichiarata fin da subito inagibile e la famiglia già nella serata di ieri è stata ospitata da alcuni conoscenti, in attesa di una sistemazione definitiva che sarà valutata dal sindaco Giampaolo Tellini.

Sul posto oltre ai vigili del fuoco di Bibbiena, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Bibbiena che stanno indagando sulle cause dell’esplosione.