"Dolci al paziente diabetico, uno nudo per 24 ore": clinica lager? Testimonianza choc

Cosa emerge dalle indagini dei Nas a Loro, nella "clinica" controllata da falso psicologo. I direttore nega: "Nessun maltrattamento, tutti seguiti con professionalità"

Nas(foto di repertorio)

Nas(foto di repertorio)

Arezzo, 29 aprile 2017 - Cosa succedeva dietro quella presunta clinica? Botte, dolci fatti mangiare a un diabetico, bocche chiuse con carta da giornale. Lì a La Trappola, nel territorio di Loro Ciuffenna, la struttura in cui finivano pazienti psichiatrici.

Il gip ha ordinato indagini su quanto succedeva nell’albergo. Le denunce parlano di situazioni choc,: un paziente obeso tenuto nudo 24 ore su 24, schiaffi a un ventenne «difficile», passeggiate punitive al freddo per una quarantenne. Tutto sotto il controllo del falso psicologo che si divideva fra Firenze e Loro.

Alla Locanda Le tre fonti erano ricoverate almeno tre persone con evidenti disagi mentali e un minorenne. Un albergo chiuso con ordinanza del sindaco. I contatti, secondo quanto ricostruito, avvenivano infatti al Centro di Firenze, dove tutt’ora ci sono i sigilli: il primo colloquio era proprio con il direttore della struttura,secondo quanto accertato dai Nas non in possesso di una laurea ma di un diploma professionale.

Il direttore si difende: «Sono sconcertato dalle dichiarazioni di questo testimone – dice tramite il suo legale, Federico Bagattini – non ancora a disposizione della difesa. Dalle indagini difensive risulta non vi sia stata alcun maltrattamento, tutti erano seguiti con professionalità».