Crac Etruria, 37 gli imputati per truffa: così la prima udienza del processone

In aula davanti al giudice Angela Avila. L'udienza è stata aggiornata al 17 maggio

LA PROTESTA IN PIAZZA_13378090_034811

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Arezzo, 18 gennaio 2018 - Sono 37 nel complesso gli imputati del primo processone Etruria, quello per truffa che vede imputato 5 dirigenti insieme a diretori di filiale e a semplici impiegati. Stamani il processo, davanti al giudice Angela Avila, è stato incardinato e aggiornato al 17 maggio prossimo,quando si terrà la prima udienza vera e propria, protagonisti i 37 imputati accusati di istigazione alla truffa e truffa aggravata.

Tra loro ci sono ovviamente i cinque dirigenti di quella che secondo la procura era la cosiddetta cabina di regìa, da dove si premeva sui dipendenti delle filiali per piazzare al pubblico indistinto le obbligazioni subordinate diventate carta straccia dopo il decreto salvabanche. Insieme ai dirigenti, sono a processo direttori di filiale e impiegati che nella vendita dei bond, sempre stando alla pubblica accusa, avevano messo un impegno ritenuto eccessivo.

Nel decreto di citazione a giudizio per istigazione sono inclusi complessivamente 24 casi di collocamento dei bond giudicati irregolari dal pm Andrea Claudiani che sostiene l’accusa davanti al giudice monocratico Avila. Un’altra quindicina di indagati, ma il conto esatto è difficile da fare, sono stati invece rinviati a date considerate incompatibili con l’istruttoria del «processo madre» che parte stamani.

E’ chiaro che dall’esito potrà dipendere in larga parte anche la sorte di chi non è rientrato nel procedimento odierno. In caso di condanna, infatti, il verdetto rappresenterebbe un precedente difficile da scalare in seguito.

Ma su cosa si basa l’ipotesi di truffa? Direttori e impiegati avrebbero spinto appunto all’acquisto di subordinate al di là del normale perché questo poteva essere il modo per fare carriera. E, semnpre stando al castello accusatorio, i dirigenti avrebbero fatto una sorta di pagella in base al numero delle obbligazioni piazzate: encomi per chi vendeva di più, retrocessioni per chi appariva dubbioso sull’opportunità del collocamento.

Ci sono anche alcune testimonianze in questo senso. Oggi in aula si dovrebbe partire ascoltando le testimonianze di ufficiali e sottufficiali della Guardia di Finanza che hanno condotto le indagini. In particolare è prevista l’audizione del tenente colonnello Peppino Abruzzese, comandande del nucleo di polizia tributaria che ha tenuto la regìa di tutti i filoni d’inchiesta su Etruria.