Pusher "contabili", annotavano le vendite sul registro. In manette coppia insospettabile

Avevano anche il menù dello spaccio

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Arezzo, 18 ottobre 2017 - Si è conclusa con due arresti l’operazione degli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile Aretina, volta al contrasto della commercializzazione al dettaglio di sostanze stupefacenti, durante la quale è stato perquisito uno stabile dello storico quartiere “Colcitrone” della città di Arezzo.

Nell’appartamento preso di mira dagli investigatori dimoravano due insospettabili fidanzati italiani: B.D di anni 26 operaio, e C.M. di anni 19 studentessa.

Al momento dell’ingresso dei Poliziotti nella casa, faceva bella mostra di sé, di fianco al televisore del soggiorno, uno scatolino di un profumo ed un bilancino elettronico.

All’interno della scatola gli operatori hanno trovato: delle buste utilizzate per il confezionamento delle singole dosi da spaccio, 90 euro in banconote di vario taglio, una confezione con 19 grammi di cocaina e 0,3 grammi di marijuana.

La perquisizione ha anche permesso il ritrovamento di un quadernone a righi, utilizzato come libro contabile tenuto dai due spacciatori, sul quale i fidanzatini, entrambi incensurati e sconosciuti alle Forze dell’Ordine, annotavano con precisione ogni singola cessione ed i rispettivi ricavi.

Sull’ultima pagina del registro era stato invece realizzato il “menù dello spaccio”: un campionario di tutte le sostanze che i due spacciatori potevano procurare ai loro clienti.

Sul menù ciascuna sostanza era stata esposta in una piccola quantità, raccolta in un po’ di cellophane incollato sul foglio ed in corrispondenza di ciascuna tipologia di droga era stato indicato il nome del prodotto: strawberry haze, moby dick, critical bilbo, bluberry, primero di amnesia , crema kush, ecc...

Considerata l’evidenza delle prove ed i quantitativi di stupefacente rinvenuti, nonostante la giovane età degli indagati ed il loro stato di incensurati, gli operatori li hanno tratti in arresto ed associati alle camere di sicurezza della Questura, dove hanno trascorso la notte del 16 e quella del 17 ottobre, in attesa del giudizio per direttissima.

I due arrestati, all’esito dell’udienza di questa mattina, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari che ha convalidato l’arresto, sono stati rimessi in libertà dopo aver patteggiato la pena sospesa corrispondente a 1 anno di reclusione e 1.200 euro di multa