Colpo all'Unieuro, arrestati i responsabili: avevano colpito in mezza Italia

Il furto circa un anno fa, gli autori individuati grazie alle indagini dei carabinieri

I carabinieri (foto di archivio)

I carabinieri (foto di archivio)

Arezzo, 18 gennaio 2017 - Circa un anno fa hanno seminato il panico nei negozi di telefonia del centro Italia, stamattina sono stati rintracciati e arrestati tre dei presunti componenti della banda, mentre un quarto è ancora irreperibile. Si tratta di ladri professionisti, sempre in movimento e per questo difficili da intercettare ma stamattina in provincia di Roma i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Arezzo, con l'aiuto dei colleghi di Frascati, hanno arrestato tre uomini ritenuti gravemente indiziati di aver compiuto furti in negozi specializzati di telefonia e materiale elettronico in varie province della Toscana e nel Lazio, tra cui quello realizzato all'Unieuro di Arezzo.

Si tratta di tre uomini di nazionalità rumena domiciliati a Roma. Identico il modus operandi per tutti i colpi messi a segno: dopo aver effettuato sopralluoghi nei giorni precedenti, durante la notte del colpo partivano da Roma e, raggiunto l'obiettivo, entravano nei negozi. Nell'occasione del furto compiuto in Arezzo, i malfattori hanno rubato numerosi smartphone, tablet, macchine fotografiche e altro materiale elettronico per un valore complessivo di oltre euro 45.000.

Le indagini dei militari  di Arezzo hanno consentito di accertare che gli autori, nei giorni successivi a quello del furto, hanno usato gli smartphone rubati inserendo schede sim intestate a nominativi fittizi. La merce rubata è stata poi rivenduta a basso costo ad altre persone (tredici in tutto tra le quali un avvocato della provincia di Caserta) che, consapevoli dell'illecita provenienza della merce, sono state indagate in stato di libertà per il reato di ricettazione, in quanto hanno acquistato gli apparecchi telefonici, frutto dei vari furti. I tre arrestati sono stati portati al carcere Regina Coeli di Roma.