Coldiretti: "L'agriturismo ambasciatore del territorio aretino"

In arrivo nuovi strumenti preziosi per difendere e valorizzare la tipicità dell’accoglienza in campagna

marcelli

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Arezzo, 18 gennaio 2017 - Un agriturismo sempre più ambasciatore del territorio aretino. Per Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, la modifica degli strumenti attuativi della legge agrituristica, attualmente in fase di elaborazione, e l’adozione di linee guida per il controllo dei requisiti delle aziende del settore, sono “due strumenti preziosi per difendere e valorizzare la tipicità dell’accoglienza in fattoria”.

“La scelta di intervenire sul regolamento attuativo della legge regionale (la 30/2003) – spiega infatti Marcelli - salvaguardando il principio di distintività introdotto, nel 2009, con la somministrazione di prodotti e pietanze 100% toscani, fortemente voluta e sostenuta da Coldiretti, contribuisce a fare della legge agrituristica una legge per lo sviluppo dell’agricoltura toscana”.
Non solo, cosi “si offre ulteriore trasparenza al consumatore che, nelle aziende aretine, sa di poter apprezzare il più autentico “made in” -  spiega Marcelli, auspicando - la rapida conclusione dell’iter di modifica del regolamento, che consentirà alle imprese agrituristiche davvero una serie di importanti semplificazioni”.“Altrettanto strategica –  insiste Marcelli - è stata la recente emanazione di linee guida unificate per effettuare i controlli negli agriturismi in esercizio, ai fini di verificare la veridicità delle informazioni fornite al consumatore in materia di classificazione e di servizi offerti e il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di ingredienti da utilizzare per la preparazione di pasti, assaggi, merende”.
Si tratta di provvedimenti fondamentali per un territorio come quello aretino, che anche quest’anno si conferma quarta provincia della Toscana e tra le prime dieci in Italia per presenza di agriturismi, circa 540 (+10% sullo scorso anno). Di questi circa 130 forniscono anche il servizio di ristorazione, recuperando la tradizione culinaria del territorio. Oltre 430 forniscono attività ricreative quali trekking, equitazione e sport all’aria aperta come cicloturismo e tiro con l’arco.
“Chiarire le procedure e definire i tempi e le modalità – spiega a sua volta Mario Rossi, direttore di Coldiretti Arezzo - con cui saranno effettuate le visite e verranno rilasciati i pareri, consente agli imprenditori di affrontare con serenità un’attività di controllo doverosa, che punta a tutelare l’immagine e la qualità dell’agriturismo nell’interesse non solo del consumatore, ma dello stesso esercente. Difendere il vero ‘made in’, offrire una comunicazione chiara e trasparente, adottare una classificazione che sia davvero lo specchio dei servizi e dell’attività svolti dall’azienda, infatti, non può che rafforzare il valore dell’accoglienza agrituristica toscana che ormai ha conquistato un posto importante nell’immaginario e nelle preferenze di chi decide di trascorrere una vacanza nei nostri territori”.
Tutto ciò insomma può diventare quindi una leva per migliorare l’offerta di servizi e l’accoglienza - conclude Rossi - e in questo Terranostra, l’associazione di Coldiretti dedicata al settore -  che nel 2016 ha visto crescere del 20% la propria quota di imprese associate -  è, e sarà sempre più, al fianco delle imprese con i suoi servizi, il suo know-how e la sua assistenza, come consulenza sia nella gestione di queste opportunità, sia, in generale, nella pianificazione strategica legata al sempre maggiore spazio che la multifunzionalità assegna all’agricoltura del terzo millennio”.