Crac Bpel: Casini chiede a Rossi le carte aggiuntive, il Pm un atto a Vicenza

La richiesta era stata presentata dal senatore Augello. Al centro il supplemento indagine per bancarotta e bancarotta fraudolenta, il rapporto Gdf sulle consulenze e quello integrale sul falso in prospetto

Il pm Roberto Rossi

Il pm Roberto Rossi

Arezzo, 12 dicembre 2017 - Il presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche Pier Ferdinando Casini chiederà alla procura di Arezzo le carte aggiuntive chieste dal Senatore Andrea Augello delle indagini su Banca Etruria e che hanno innescato una polemica con il procuratore Roberto Rossi. La decisione è arrivata dopo il dibattito in commissione sull'argomento nel quale lo stesso Augello ha chiesto l'intervento di Casini in tal senso. Le richieste riguardano i documenti nel fascicolo che hanno determinato un supplemento indagine per i reati di bancarotta e bancarotta fraudolenta, il rapporto della Gdf sul filone sulle consulenze e quello integrale sul falso in prospetto.

Nella commissione d'inchiesta sulle banche si era tornato a parlare della vicenda. Il senatore Andrea Augello aveva chiesto al presidente della Commissione Casini di farsi fornire «tutti i documenti» richiesti e bloccare così un clima «poco simpatico» con la Procura di Arezzo.

«Nella lettera del procuratore di Arezzo - spiega Augello - si dice una cosa che non possiamo far cadere: intanto che ha mandato tutte le carte, cosa che non corrisponde alla situazione, e poi che qualcuno fra noi avrebbe tenuto un comportamento passibile di denuncia per calunnia e questo è impossibile. Noi abbiamo audito tutti i magistrati in audizione libera, e fino a prova contraria, la denuncia per calunnia è d'ufficio e non per querela di parte.

Mi sorprendo e mi deprimo. Non è presentabile una denuncia per l'art 68 della Costituzione sulla libertà d'espressione in parlamento. È impossibile che qualcuno sia stato calunniato». Per Augello poi «io non ricordo mai in nessuna commissione inquirente che un magistrato minacci membri della commissione inquirenti di denuncia per calunnia e non lo vedrò mai più dopo questa volta».

«Prima che questo autodafè vada avanti - ha concluso Augello - Chiedo a lei presidente Casini di ricostruire un rapporto più sereno con questa Procura che deve solo mandarci documenti, mi sembra eccessivo chiamarli in audizione testimoniale». Una proposta poi accolta dallo stesso Casini.

Una linea sposata anche dal vicepresidente della commissione Renato Brunetta. Appoggia la richiesta  di richiedere le carte alla Procura di Arezzo e giudica una «stonatura» la possibilità di denuncia per calunnia prospettata dal procuratore Rossi nella lettera di replica. «Raffreddiamo la polemica - spiega Brunetta - con l'acquisizione immediata degli atti richiesti dal senatore Augello».

Intanto da notizie di agenzia filtra che la stessa Procura di Arezzo abbia invece chiesto ai colleghi di Vicenza l'invio di un atto relativo all'inchiesta sulla Bpvi. In particolare, i magistrati toscani si sarebbero fatti inviare una relazione di Bankitalia. La richiesta risale a poche settimane fa.