Cercano camerieri, non li trovano: "Hanno paura di perdere il sussidio"

Fabrizio Tavanti: "Pronti ad assumere stagionali ma a loro non conviene. Ma così non si va avanti"

Fabrizio Tavanti e Susanna Del Cipolla

Fabrizio Tavanti e Susanna Del Cipolla

Arezzo, 9 dicembre 2017 - Cercano camerieri disperatamente. Manca la manodopera? No, non proprio, ma c’è qualcosa che non funziona nel sistema del lavoro stagionale e dei sussidi per chi a settembre resta senza occupazione. «Ci dicono che hanno la disoccupazione e che non sono disponibili», dichiara sul suo profilo social Susanna Del Cipolla, chef de Il Goccino, un ristorante attivo da quasi 18 anni nel centro storico di Lucignano.

La questione è ricorrente e suscita commenti piccanti. C’è un esercito di addetti, dalla reception alla cucina, che terminato il duro lavoro d’alta stagione stacca la spina o è costretto a farlo e che non ha intenzione di riprendere fino all’inizio del nuovo periodo, che generalmente coincide con la Pasqua.

«Noi non siamo un’attività stagionale – dichiara Fabrizio Tavanti, che insieme alla moglie chef Susanna è titolare dell’attività – noi siamo aperti tutto l’anno e siamo quelli che vengono penalizzati». «È la normalità – afferma Tavanti – e probabilmente nei loro panni farei così anch’io, ma mi domando se non possa esserci una soluzione che compensi il bisogno di continuità di reddito per i lavoratori stagionali con la necessità operative di chi sotto le feste ha necessità di maggiori addetti».

Tavanti è anche rappresentante dei ristoratori in Confesercenti: «C’è un grosso lavoro da fare, così non si può andare avanti, non si tratta semplicemente di cambiare le leggi, bisogna cambiare una mentalità che vede il lavoro come un problema, qualcosa che se possibile va evitato».