Pane e olio, affondo del ministro. Sindaco rilancia in Tv. Alleati: politici tra i morosi?

Valeria Fedeli critica sul "caso mensa" di Montevarchi. La maggioranza si stringe intorno a Silvia Chiassai

La Ministra Valeria Fedeli

La Ministra Valeria Fedeli

Arezzo, 10 novembre 2017 - Dopo le prese di posizione di deputati e senatori, sulla vicenda di Montevarchi è intervenuta, in queste ore, anche la Ministra della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli, chiamata in causa da alcuni esponenti del Partito Democratica attraverso un’interrogazione parlamentare. La Ministra ha definito “inaccettabile” quanto accaduto in Valdarno.

Un’amministrazione comunale che risolve i problemi di pagamento del servizio mensa scolastico danneggiando bambine e bambini è da condannare – ha detto - . È paradossale che, di fronte a buchi di bilancio, siano le alunne e gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria a pagare”. Il riferimento, ovviamente, è ai bambini delle famiglie morose penalizzati con un pranzo non completo a base di pane, olio e frutta. La Fedeli ha ricordato che la scuola è per eccellenza luogo di inclusione, di accoglienza, di uguaglianza. “Le discriminazioni e le emarginazioni – ha aggiunto – non appartengono a questa istituzione. Mi auguro che la sindaca si attivi immediatamente per risolvere la questione seguendo altre e più opportune strade”.

“Il servizio mensa è parte del progetto educativo di ogni scuola – ha detto la Fedeli – . Si tratta di un momento formativo di condivisione e accoglienza, di un’occasione di crescita attraverso la quale le bambine e i bambini prendono parte a percorsi di educazione alimentare, entrano in contatto con corretti stili di vita e con aspetti culturali e scientifici dell’alimentazione. Come tale – ha concluso – va affrontato”.

Ma il sindaco non recede e, anzi, ieri ha rilanciato sulla trasmissione di RaiTre «Agorà»: la via è già tracciata e non si torna indietro. Tolleranza zero, dunque, verso chi sgarra e i furbetti già in pratica annullati dal provvedimento.  In un’interrogazione, firmata dai capigruppo di Prima Montevarchi, Forza Italia e Montevarchi in Salute, le forze di maggioranza a Palazzo Varchi, si chiede di scendere nei particolari dell’elenco dei «morosi» del quinquennio precedente al 2016. In particolare si vuol sapere, «nel pieno rispetto della normativa sulla privacy e del principio di non diffusione dei dati sensibili, quindi mantenendone l’anonimato», se nelle liste figurino «persone che ricoprono o abbiano ricoperto cariche pubbliche elettive, amministratori locali, oppure soggetti che abbiano ricevuto o svolto incarichi per l’ente».