Caso Boschi, Mediobanca attacca: nessun ruolo nei contatti di Etruria con Unicredit

Erano state fonti vicine all'ultimo cda a legare all'istituto l'origine dell'incontro incontro avvenuto nel novembre del 2014

Mediobanca: rileva attività da Barclays

Mediobanca: rileva attività da Barclays

Arezzo, 13 maggio 2017 - E’ diventato un incrocio di rivelazioni, precisazioni, smentite, attacchi, repliche, silenzi e chi più ne ha più ne metta. Il caso Boschi-Etruria, dopo l’uscita del libro di Ferruccio de Bortoli, monopolizza il dibattito politico e alcuni giornali hanno riportato la ricostruzione dell’incontro tra Lorenzo Rosi e l’ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni, fatta dal nostro giornale attraverso le rivelazioni di una fonte vicina all’ultimo consiglio di amministrazione.

L’allora presidente, secondo questa fonte, aveva incontrato Ghizzoni non già al Forex del febbraio 2015, ma qualche mese prima, all’inizio di novembre 2015 nella sede di Unicredit di piazza Gae Aulenti. Né ci sarebbe stato alcun interessamento da parte di Maria Elena Boschi, bensì un contatto preso da Mediobanca, partner che in quel momento stava lavorando per trovare un acquirente a Etruria. La stessa ricostruzione è stata fatta alla «Stampa» dall’avvocato di Lorenzo Rosi.

Ma anche in questo caso arriva il colpo di scena. Si inalbera Mediobanca che sempre alla «Stampa» fa sapere «di non aver avuto nessun ruolo nell’incontro e di non esserne a conoscenza». Il salotto Cuccia nega dunque che ci sia stato qualche tipo di intervento per favorire contatti tra Etruria e Unicredit, una smentita su tutta la linea che di fatto apre ulteriori scenari.

In questo quadro si inseriscono le rivelazioni che ancora una volta arrivano dal quotidiano «La Stampa», secondo le quali un altro ministro del governo Renzi si sarebbe adoperato per favorire la vendita della Popolare aretina. In questo caso l’intervento sarebbe stato fatto verso la Banca Popolare dell’Emilia Romagna che a lungo era apparsa come l’approdo più probabile per Etruria.

La stessa fonte vicina all’ultimo consiglio di amministrazione di Bpel aveva fatto riferimento a incontri con Caselli e Vandelli, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Bper, contatti ancora accesi da Mediobanca che dall’agosto 2014 era in effetti consulente di via Calamadrei per la ricerca di un partner, così come veniva insistentemente richiesto dall’Organo di Vigilanza. E sempre Mediobanca, nel corso del mandato di consulenza, aveva portato manifestazioni di interesse da parte di Fondi o di banche estere.