Case popolari, requisiti tre alloggi. Pugno duro del comune di Cavriglia contro i furbetti

E' successo per la prima volta

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Arezzo, 10 agosto 2016 - Requisiti tre alloggi popolari abusivamente occupati. Il comune di Cavriglia fa il pugno duro contro i furbetti.

L'Amministrazione Comunale di Cavriglia come priorità della propria azione di Governo ha sempre cercato di far fronte ad una delle principali emergenze che quotidianamente emergono stando a contatto con i cittadini. Il riferimento è all'emergenza abitativa. Da questo punto di vista l'Amministrazione può disporre di ben 127 case popolari, un numero molto consistente soprattutto in relazione al numero complessivo di abitanti nel nostro territorio comunale.

Ogni due anni il Comune di Cavriglia stila una graduatoria in base alla quale vengono assegnati gli alloggi rimasti liberi nel biennio. La prossima graduatoria è in corso di elaborazione è verrà pubblicata non oltre la prima settimana di settembre. L'azione comunque non si limita all'assegnazione degli alloggi. E' compito dell'Amministrazione Comunale infatti, verificare anche se queste abitazioni vengono effettivamente fruite dagli assegnatari e da questo punto di vista Cavriglia ha usato il pugno duro nei confronti dei “furbetti”.

Controlli, portati avanti di concerto con Arezzo Casa, che negli ultimi giorni, per la prima volta, hanno permesso al Comune di riappropriarsi di 3 alloggi non fruiti o abusivamente occupati: due a Cavriglia, in via Ponte di Sasso ed in via giuseppe Di Vittorio ed uno a Santa Barbara, in via Sassi. Due di questi sono state già riassegnati, l'altro è al momento oggetto di interventi di manutenzione da parte di Arezzo Casa e verrà nuovamente assegnato al più presto.

“In un momento così difficile per tante, troppe famiglie della nostra comunità – ha affermato il Sindaco Leonardo Degl'Innocenti o Sanni - è giusto che gli alloggi ERP siano assegnati a chi ne ha realmente bisogno. Troppo spesso in questi ultimi mesi, purtroppo, ho ascoltato gli sfoghi di alcuni miei concittadini che stanno vivendo un momento drammatico perché senza una casa. Per questo in un periodo così delicato è arrivato il momento di essere intransigenti ed usare misure rigide per quelli che non rispettano le regole”.