Calciopoli, tirato in ballo Mario Agnelli: "Mai indagato, sentito solo come teste"

Citato in una telefonata intercettata: ecco la trascrizione integrale del dialogo tra un direttore sportivo e un presidente. Il sindaco non è indagato

Mario Agnelli

Mario Agnelli

Arezzo, 11 gennaio 2018 - Anche il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli era stato tirato in ballo nello scandalo delle partite truccate, la Calciopoli toscana che ha visto coinvolte gare del campionato di Eccellenza disputate da tre squadre aretine: Castiglionese, Bucinese e Foiano. Agnelli, non indagato e subito uscito di scena, viene infatti citato nelle conversazioni telefoniche intercettate tra Alvaro Arcipreti, noto direttore umbro, e il presidente della Sestese Filippo Giusti ai quali è stato recapitato l’avviso di chiusura indagini da parte della procura di Prato.

Le ultime novità sulla vicenda emergono dalla trascrizione delle intercettazioni riguardanti i match, frasi che siamo in grado di pubblicare. Filippo, ricostruisce la questura di Prato, chiama Alvaro e gli chiede se lo diurba. Niente affatto, gli risponde, è in macchina è sta andando in una tv locale per un commento sul Perugia.

Dice Giusti: «Senti una cosa, eee, te lì, alla Castiglionese per parlare un po’ del calciomercato del prossimo anno, cerca di seguirmi... conosci qualcuno alla Castiglionese?». Risponde Arcipreti: «...Io sono amico amico come con te, con Mario Agnelli, dai, il sindaco di Castiglion Fiorentino che è, che è molto legato con... con il presidente». I due parlano di un qualcosa che avvenne con lo Sporting Terni riguardo lo scambio di alcuni giocatori».

Insiste Giusti: «Sì, ma hai capito»? E Arcipreti: «Sì, sì ho capito perfe... ma eeee, io con Mario tanto per capirci, capito, potremo disporre come vogliamo, nel senso che ci sentiamo tutti i giorni, per cui». Secondo gli inquirenti, forti di intercettazioni successive, il vero oggetto della questione è la partita tra Porta Romana e Sestese che gli aretini avrebbero dovuto perdere (finì 2-2).

Ma tra gli intercettati c’è pure Stefano Fiorini, dirigente del Porta Romana che a Giusti dice in sostanza: alla Castiglionese non ci si arriva, quelli lì vogliono andare nei play off». E infatti nessuno della Castiglionese risulterà indagato nelle pieghe dell’inchiesta, tantomeno il presidente. Ma è lo stesso Mario Agnelli, da noi interpellato, che inquadra così la vicenda: «Sono stato ascoltato dalla procura di Prato e ho spiegato come Arcipreti mi abbia coinvolto in modo del tutto improprio. Confermo che lui, con il quale da anni sono in rapporti, mi chiamò per avere un contatto con il presidente della Castiglionese. Mi sono limitato a dargli il numero di telefono, senza minimamente pensare cosa potesse esserci dietro. Questo il mio coinvolgimento, tanto è vero che il mio nome figura nei documenti iniziali della questura di Prato, ma che successivamente non sono mai stato indagato».

Altre trascrizioni riguardano la partita tra Bucinese e Lastrigiana che gli aretini avrebbero dovuto vincere (ma la persero) con un incontro all’ospedale Meyer di Firenze tra Giusti e l’allenatore Christian Prosperi nel quale si ipotizza una dazione di denaro, così come in un successivo faccia a faccia al casello A1 prima della gara fra Valdarno e Bucinese. La parte finale del documento riguarda la gara tra Nuova Chiusi e Foiano con il coinvolgimento del giocatore aretino Filippo Zacchei.