Bufera migranti, turn over totale nel paese del giallo sul sesso: risale la protesta

In un'ora ne partono 16 e ne arrivano 18. "Lasciate alcuni dei vecchi, giocavano a calcio, erano integrati. Ora si ricomincia". Il comitato stringe le fila, ipotesi presidiio

Alcuni membri del comitato di Badia Agnano

Alcuni membri del comitato di Badia Agnano

Arezzo, 3 luglio 2017 - Questione migranti di nuovo al centro delle cronache. Trasferiti questa mattina a Rigutino nel comune di Arezzo i 16 migranti accolti fino a ieri in una struttura di Badia Agnano nel comune di Bucine. Tra di loro anche i due giovani che, una settimana fa, sarebbero stati visti da due bambine (che poi hanno riferito tutto ai genitori) mimare o consumare un atto sessuale, sull'episodio indagano i carabinieri.

I 16 migranti di Badia Agnano sono partiti ieri mattina e al loro posto la prefettura di Arezzo ha inviato 18 richiedenti asilo che da oggi sono sistemati nella struttura che può ospitare fino a 24 persone. I nuovi arrivati provengono tutti dal Corno d'Africa. Lo spostamento, avvenuto mentre i carabinieri stanno indagando su quanto sarebbe successo, è stato deciso dalla prefettura per motivi di opportunità, ma la decisione ha di nuovo generato malumori in paese anche se questa volta di origine diversa.

«Alcuni ragazzi - spiega Massimiliano Guazzini, residente nel paese - si erano ben integrati e due di loro avrebbero presto sostenuto un provino con la squadra di calcio locale che milita nel campionato di seconda categoria mentre altri erano destinati a lavorare». 

E il termometro del malumore in paese si è impennato. Anche perchè alcuni dei ragazzi, come ha sottolineato Massimiliano Guazzini del comitato paesano, «si erano ben integrati. Benvoluti, due di loro avrebbero presto sostenuto un provino con la squadra di calcio locale e per un altro era arrivata addirittura la proposta di un lavoro».

Il trasloco di massa non è piaciuto ai più. In questo angolo di Valdambra i sentimenti passano dal dispiacere, alla perplessità alla rabbia di una comunità che si sente inascoltata anche quando si mostra solidale. «Adesso dobbiamo ricominciare da zero e non si tratta solo di ‘gestire’ i due giovani in più, ma di ricostruire le basi di una convivenza non immediata».

 A turbare il sonno, infine, altre voci: «A quanto abbiamo appreso – continua – Badia Agnano potrebbe dare un tetto ad altri profughi attraverso iniziative di privati». Rumors, poche certezze, ma bastano per rendere più calda l’estate. Intanto il caso diventa politico e nei prossimi giorni la Lega ha annunciato che promuoverà un presidio sotto le finestre del centro.