Bassetti in corsa alla presidenza Cei: il suo nome tra i favoriti. Ieri ricevuto dal Papa

L'ex Vescovo di Arezzo, e oggi Cardinale, viene dato quasi per certo nella terna che sarà votata a maggio e nella quale sarà il Pontefice a scegliere l'erede di Bagnasco

Il carinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia

Il carinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia

Arezzo, 22 marzo 2017 - Nella mano sinistra la lettera di dimissioni che ogni Vescovo deve presentare al Papa al compimento dei 75 anni. In quella destra potrebbe ricevere la nomina di nuovo presidente della Cei. Per Gualtiero Bassetti la vita comincia a 75 anni. Lui li compirà il 7 aprile ma tutto lascia credere che dovrà aspettare un po’ prima di godersi il breviario su una panchina o, meglio, sul monte della Verna, a cui resta legatissimo. Perché è sempre più uno dei nomi forti alla futura presidenza della Cei.

L’incarico sarebbe tra i più alti mai raggiunti da un vescovo aretino, essendo stato Bassetti per dieci anni alla guida della nostra chiesa.

Se l’era Bagnasco fosse finita un paio di anni fa, come in tanti avevano pronosticato, forse non avrebbe avuto proprio rivali. Ora c’è quella data di pensionamento che qualche dubbio lo crea. Ma pochi, in verità. Intanto pare assolutamente certa la sua permanenza alla guida dell’Arcidiocesi di Perugia. E resta fortissimo il suo legame con il Papa.

E sarà proprio il Pontefice ad avere l’ultima parola. La avrà su una terna di nomi, quelli che saranno scelti all’assemblea generale della Cei a maggio. Ed è in quella terna che tutti i «rumors» danno per certa la presenza dell’ex Vescovo aretino. In buona, anzi ottima compagnia.

Tra i possibili candidati  il metropolita di Firenze Giuseppe Betori, l’attuale segretario generale della Cei Nunzio Galantino:ma anche personalità emergenti che cominciano a guadagnare spazio. Come Franco Giulio Brambilla, titolare a Novara e attuale vicepresidente della Cei al nord. O l’Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi.

Ma è una rosa nella quale il nome di Bassetti continua a calamitare i pronostici generali, anche se non sempre (dal conclave in giù) le previsioni portano benissimo. La risposta è dietro l’angolo. Il 23 maggio, al secondo giorno dei lavori dell’assemblea generale dei vescovi, ci saranno le votazioni: e i nomi della terna diventeranno ufficiali. Da quel martedì ogni momento sarà buono per arrivare alla scelta del Papa.

Papa che lo ha ricevuto in Vaticano proprio ieri. E’ stato lui a nominarlo Cardinale, lui ad affidargli compiti delicatissimi nello scacchiere della chiesa italiana e non solo. E se fosse sempre lui a nominarlo presidente della Cei, chiudendo a chiave in un cassetto la sua lettera di dimission?