Bancarotta, a giugno l'udienza preliminare: poi l'unione dei due filoni

Le prossime tappe dell'inchiesta: dopo il via avanti probabilmente in autunno

Roberto Rossi

Roberto Rossi

Arezzo, 17 maggio 2017 - I capi di imputazione contenuti nelle 26 pagine di questo avviso di chiusura indagini bis ripartono dalla lettera P e arrivano fino alla doppia X. Come a dire dal punto in cui si era fermata la precedente richiesta di rinvio a giudizio, quella che è sfociata nella fissazione dell’udienza preliminare per il 28 giugno, Gip Giampiero Borraccia. Le accuse, dunque, sono già strutturate per essere integrate in un atto unico. Infatti quella è la strada.

Quando alla fine di giugno si entrerà nell’aula del giudice dell’udienza preliminare, la prima richiesta dei Pm del pool che indaga su Banca Etruria sarà di riunificare i due filoni d’indagine. Non avrebbe senso, fanno notare fonti ufficiose, procedere per strade separate. Significherebbe spiegare tempo e risorse preziose, specie in un palazzo di giustizia che certo non è organizzato per procedimenti di queste dimensioni. Servirebbero due Gip, perchè il primo diventa incompatibile, e doppia presenza di Pm. Servirebbe persino un doppio processo per il quale scarseggiano i mezzi.

Persino gli avvocati difensori sembrano esserne convinti. Il 28, quindi, si andrà avanti con le eccezioni preliminari e poi l’udienza, salvo sorprese clamorose, dovrebbe essere aggiornata. In attesa che anche per bancarotta bis si proceda con la richiesta di rinvio a giudizio e poi con la fissazione dell’udienza preliminare. Si ripartirà in autunno, magari con l’anno nuovo se i tempi si allungano, ma con un procedimento finalmente unico, senza doppioni. Tanto i protagonisti sono sempre gli stessi.

Di 29 indagati di questa inchiesta bis, solo in pochi entrano per la prima volta nel mirino. Sono gli otto sindaci revisori, l’ex direttore generale ed ex vicepresidente Alfredo Berni, e alcuni accusati di bancarotta semplice, dall’ex vicedirettore generale Cesare Bircolotti all’ex consigliere (di ere preistoriche) Maurizio Bartolomei Corsi, più il dirigente Aldo Calvani. Gli altri sono i personaggi che ormai da anni spiccano nelle cronache. Tutti insieme appassionatamente in un processo destinato a scuotere l’Arezzo che conta