Baby-calciatore muore affogato nel torrente: si tuffa, due giovani non riescono a salvarlo

La tragedia vicino a Vicenza. Viveva a San Giovanni, pendolare con Firenze per il pallone. Decine di gol in due anni. Il dolore dei suoi compagni

Il calciatore scomparso

Il calciatore scomparso

Arezzo, 22 agosto 2017 - E' morto a 17 anni dopo essersi tuffatio nelle acque di un torrente, ad Arsiero Pria, in provincia di Vicenza. La viittima si chiamava Christian Anin Nkoumo ed era originario della Costa d’Avorio, risiedeva da poco tempo a San Giovanni Valdarno ed era in vacanza dalla zia a Thiene.

Ieri la famiglia si era spostata in un piccolo borgo della Valle dell’Astico per passare qualche ora sulle rive del fiume Astico, in una spiaggia particolarmente frequentata durante l'estate.

Il dramma è successo intorno alle 20. Il ragazzo si è avventurato nel torrente, prudentemente si è bagnato più volte nelle acque del fiume che sono ad una temperatura di circa 12 gradi e poi è scomparso alla vista dei familiari.

Non vedendolo hanno chiesto aiuto alle persone sulla riva e due giovani si sono tuffati e hanno cercato di raggiungerlo, dopo averlo più o meno individuato a qualche metro di profondit., Ma quando finalmente sono riusciti a tirarlo fuori dall’acqua ormai la tragedia era compiuta: inutili tutti i tentativi di rianimazione. Sull'episodio è aperta un'indagine dei carabinieri.

Un tuffo e addio ad una promessa del calcio giovanile, punto di forza della squadra Juniores di una società fiorentina, la Laurenziana. Christian da alcuni mesi viveva con i familiari (i genitori e tre fratelli) in un appartamento di via Pietro Gobetti, alla periferia sud della città. La tentazione di una spiaggia molto popolare nella zona: acque note per la temperatura rigida tra i 12 e i 14 gradi e che diventano una trappola se non si è nuotatori molto esperti.

Christian, il più grande di 4 fratelli, era arrivato in Italia poco più di tre anni fa; studiava a Firenze in una scuola professionale e aveva la grande passione per il calcio. Tutti i giorni da San Giovanni si recava agli allenamenti col treno fino alla stazione di Rifredi.

I suo compagni di squadra sono otto choc. Quando ieri si è diffusa la notizia della morte, hanno detto ai dirigenti di non volere iniziare per ora la preparazione. «Chris» era un ‘ragazzone’ che nell’ultima stagione si era messo in evidenza per la sua simpatia ma pure per le sue indubbie qualità calcistiche. Con la formazione Allievi aveva realizzato una trentina di gol in due anni, tanto da entrare nelle attenzioni dei dirigenti del sodalizio fiorentino che lo avevano subito promosso alla categoria superiore.

«L’anno scorso è stato quello della consacrazione e ha segnato gol a raffica. Ultimamente aveva pure imparato il dialetto fiorentino. Da San Giovanni arrivava qui in treno».