Aruba, non si ferma più e presenta il data center più grande d'Italia

La nuova sede in provincia di Bergamo: affianca gli impianti aretini

L’AMMINISTRATORE DELEGATO Stefano Cecconi guida l’azienda che è leader nel settore a livello nazionale

L’AMMINISTRATORE DELEGATO Stefano Cecconi guida l’azienda che è leader nel settore a livello nazionale

Arezzo, 7 giugno 2017 - Il data center più grande d'Italia nasce a  Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, ma per mano di un’azienda aretina. Prosegue l’espansione di Aruba spa, la società leader nei servizi di web hosting, e-mail, Pec e registrazione domini. Partita nel 1994, ad Arezzo, come uno dei primi «Internet service provider italiani», ad oggi i numeri della società danno la misura di quanto sia stata vasta l’espansione in questi anni. Qualche esempio? Due milioni di domini gestiti, più di sette milioni di caselle e-mail, oltre cinque milioni di caselle Pec, più di 31 mila server ed un totale di oltre 4,7 milioni di clienti.

La società è attiva sui principali mercati europei quali Francia, Inghilterra e Germania e vanta la leadership in Repubblica Ceca e Slovacca ed una presenza consolidata in Polonia ed Ungheria. Il «Global cloud data center» di Bergamo è stato concepito per andare incontro alle esigenze di gestione d’infrastrutture «It» delle aziende italiane, straniere e della pubblica amministrazione e per rappresentare uno dei principali hub del cloud.

L’IMPIANTO, come i due di Arezzo, ha anche delle caratteristiche peculiari dal punto di vista energetico: Aruba utilizza per i suoi data center solo energia al 100% prodotta da fonti rinnovabili, la cui provenienza è certificata. Nella nuova area, l’approvvigionamento energetico sarà garantito da connessioni multiple all’utility esterna, una centrale idroelettrica e un impianto fotovoltaico, entrambi di proprietà. Inoltre, un sistema di raffreddamento geotermico ad altissima efficienza consente di ottenere la massima resa con un impiego di potenza energetica molto ridotto. Con l’apertura del data center, i servizi del gruppo sono erogati adesso da quattro centri, di cui tre in Italia, i due di Arezzo e quello di Ponte San Pietro, mentre il quarto si trova a Ktiš, nella Repubblica Ceca, ed è principalmente dedicato ai paesi dell’Europa centrale e orientale. Soddisfazione da parte dell’amministratore delegato del gruppo Stefano Cecconi che commenta: «Il nuovo grande data center ci consentirà di supportare la crescita del nostro gruppo ed andrà ad affiancare i nostri datacenter di Arezzo in modo da servire ancora meglio tutti i clienti che si affidano a noi per servizi di colocation e cloud». In questo modo, spiega ancora Cecconi, si crea un network che mette a disposizione dei clienti servizi e soluzioni: «Non ci fermiamo qui, perché una buona parte del nuovo datacenter è già stata impegnata da grandi aziende italiane e straniere; nel frattempo stiamo investendo ancora per internazionalizzare i servizi cloud che oggi offriamo in oltre 20 mercati attraverso un network di 6 data center in Europa e tutto questo parte dal nostro territorio in cui siamo ben radicati con sedi a Bibbiena, Arezzo, Pisa e Firenze».