Preso in A1 con mezzo chilo di coca: "La mia ditta è fallita, corriere per vivere"

Arrestati dalla Polstrada altri due che trasportavano ecstasy. Un fine settimana movimentato

Polstrada

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Un muratore albanese che trasportava droga è stato arrestato lo scorso fine settimana dalla Polizia Stradale di Arezzo. L’uomo, sabato pomeriggio, era entrato sull’A/1 a Brescia per andare a Latina e, convinto che nessuno l’avrebbe fermato, aveva nascosto nella sua Opel Corsa circa 600 grammi di cocaina che, piazzata sul mercato, avrebbe fruttato ai suoi complici oltre cinquantamila euro.

Ma è stato scoperto da una pattuglia della Sottosezione di Battifolle, che stava attuando il dispositivo di controllo a reticolo, ideato dalla Polstrada in Toscana per intercettare sia gli automobilisti indisciplinati che i delinquenti. I poliziotti gli hanno intimato l’alt, accompagnandolo poi verso l’area di servizio di Romita Est. Sotto il sedile di guida, ben occultato, gli investigatori hanno trovato un panetto droga, avvolto nel cellophane.

Lui si è giustificato dicendo che la sua piccola impresa era fallita e che, oberato dai debiti, si era prestato a fare da corriere per appena trecento euro. Ma la Polstrada, che lo ha arrestato e gli ha sequestrato droga e auto, sta raccogliendo ulteriori elementi per riscostruire meglio la filiera criminale e riscontrare le dichiarazioni dell’uomo.

La stessa pattuglia di Battifolle, domenica, ha rintracciato tra Monte San Savino e Valdichiana altri due malviventi trentenni, nati rispettivamente nella Repubblica Ceca e in Georgia. I due erano entrati in A/1 a Genova e si stavano dirigendo in Campania su di una Fiat Stilo, nel cui cruscotto avevano nascosto una boccetta con circa 50 grammi di ectasy. Gli investigatori se ne sono accorti e dalle impronte digitali hanno scoperto che il georgiano era latitante. Infatti, nel 2014, il GIP del Tribunale di Bari aveva emesso nei suoi confronti un mandato di cattura, poiché fa parte di una banda dedita a razziare abitazioni in Puglia. Anche loro sono stati arrestati dalla Polstrada e condotti in carcere ad Arezzo.