Tuffi in sicurezza, è partita la stagione delle piscine all'aperto

Negli acquapark tanti bagnini e anche il defibrillatore

FLORIDA La piscina di via Buonconte da Montefeltro ad Arezzo considerata il mare della città è aperta dagli anni ’70

FLORIDA La piscina di via Buonconte da Montefeltro ad Arezzo considerata il mare della città è aperta dagli anni ’70

Arezzo, 26 giugno 2017 - Parola d'ordine sicurezza nelle piscine di Arezzo e provincia. Così se l’estate è arrivata in anticipo quest’anno, già da alcune settimane le strutture e gli acquapark si sono riempiti di visitatori alla ricerca di un bagno rinfrescante. E con la nuova stagione dei tuffi, è scattata anche quella della sicurezza, tra schiere di bagnini, salvagente e defibrillatori pronti ad intervenire. «Abbiamo tre bagnini fissi durante l’orario di apertura, mentre nel fine settimana il sabato e la domenica, aggiungiamo anche personale in più per assicurare maggiori controlli - spiega la famiglia Contenti, titolare delle Piscine Florida, quelle che sono considerate il mare di Arezzo dagli anni ’70 - Annualmente facciamo lavori di ristrutturazione, abbiamo migliorato e investito anche quest’anno in tutto l’impianto.

L’impianto è dotato di una piscina olimpionica alta 5 metri con trampolino e mollone e di quella per piccoli e piccolissimi con tanto di scivolo.

E poi la struttura è circondata da un grandissimo giardino che quest’anno abbiamo ampliato con tantissime palme. Avremmo anche i campi da tennis, 6 in terra rossa, ma sono da ristrutturare. Siamo attrezzati con l’infermeria per piccoli interventi di pronto soccorso. Quest’anno abbiamo avuto soprattutto punture di insetti con una piccola invasione di api, ma abbiamo tutto l’occorrente. La struttura è stata aperta dalla nostra famiglia negli anni ’70 e da sempre siamo considerati il mare di Arezzo. Grandissima l’affluenza con questo caldo sopratutto nel fine settimana, ecco perchè ogni anno ci attreziamo con nuovi lettini».

Sono una decina la domenica e nel fine settimana, i bagnini assoldati dall’acquapark Crocodile di Monte San Savino, un po’ meno durante i giorni feriali a seconda dell’affluenza.

La struttura, che prima di riaprie ha selezionato accuratamente personale tra bagnini, baristi e addetti alla biglietteria, è dotata di bar, negozio, parcheggio, giardino, gazebo e offre l’intrattenimento del cannnone che spara la schiuma e poi la famosa piscina con le onde simulate.

Anche qui l’attenzione alla sicurezza è massima, non solo con la presenza dell’infermeria: «abbiamo anche il defibrillatore» dicono alla piscina Crocodile aperta dagli anni ’80 nei pressi del casello autostradale di Monte San Savino.

«Siamo punto di riferimento per tutta la città visto che la nostra piscina è aperta dal ’64, la struttura è sempre stata della famiglia Cipolleschi - dicono a Talla i titolari della piscina Molino delle Rocche - abbiamo due bagnini fissi e una piccola infermeria a rigore di legge, a differenza di quanto accade negli agriturismi dove queste cose non sono previste dalla legge, limitando la sicurezza degli utenti.

Le piscine pubbliche invece sono tutelate da rigide normative, abbiamo una vasca grande profonda fino a 4 metri per consentire i tuffi e una per i bambini di profondità variabile da 30 centimentri fino ad 80».