Trecento aziende oggi a Vicenza per la Fiera orafa

E’ l’appuntamento clou del 2017

FIDUCIA Gabriele Veneri, presidente degli orafi di Cna. la categoria punta molto sulla fiera che parte oggi a Vicenza

FIDUCIA Gabriele Veneri, presidente degli orafi di Cna. la categoria punta molto sulla fiera che parte oggi a Vicenza

Arezzo, 20 gennaio 2017 - Si tratta del grande esodo dell’oro. Sono circa 300 le aziende aretine partite alla volta di Vicenza per la prima fiera di settore dell’anno. Ma saranno molti di più gli addetti presenti da oggi a mercoledì 25. Obiettivo tornare portando a casa ordini e contatti. In altre parole la ripresa, che coinvolga non solo i marchi più noti ma anche le ditte artigiane. «Arriviamo a questa fiera con molte aspettative - dice Andrea Boldi presidente di Arezzo Fiere - in termini di possibilità di incontro con i buyer. Si addensano le nubi su Dubai che ha introdotto una tassa del 5% sui metalli preziosi e non sappiamo cosa significherà in termine di acquisti. Così le aziende si sono posizionate su articoli più leggeri e su mercati diversi come gli Usa. Ma dovremo capire se il ciclone Trump sarà un elemento di vantaggio per l’Italia che paga già dazi. I buyer saranno comunque numerosissimi e ci aspettiamo dalla prima fiera dell’anno gli input su cui si imposterà il 2017».

Le aspettative sono alte così come il bisogno di concludere da subito gli ordinativi. «Sperando che poi vengano confermati - dice Boldi - la dinamica del metallo è in crescita e speriamo in una stabilizzazione. Ho visto entusiasmo nella preparazione dei campionari, c’è voglia di fare.  «Fiera e collaterali oltre alle trecento aziende - dice Gabriele Veneri, presidente degli orafi di Cna - muovono una carovana ben più grande, fatta di quasi mille aretini tra titolari e addetti. Con le associazioni partono una sessantina di aziende, solo Cna ha uno stand con 45 ditte, stand collettivi che servono a sostenere i costi. Ma il vantaggio è anche commerciale perchè il cliente diventa un’ottima opportunità per tutti». 

Ancora Veneri: «Ci aspettiamo tanto, siamo realisti ma fiduciosi, i buyer verranno da tutto il mondo ma è importante la condizione in cui si trovano le nazioni di appartenenza: se ci sono problemi politici fanno solo un giro istituzionale. In teoria questa è la fiera più indicativa e tornare a casa con risultati negativi sarebbe un pessimo segnale».  A Vicenza infatti le aziende si assicurano il lavoro che le impegnerà durante il corso dell’anno. «Non solo per gli ordinativi - prosegue Veneri - ma anche per le progettualità future. Con i buyer infatti si parla di campionature che serviranno a capire quale tipo di prodotto andrà». E tra i paesi di punta, nonostante le condizioni politiche, restano Turchia, Emirati e Stati Uniti. «E’ vero che il Medio Oriente è in forte difficoltà - dice Veneri - ma sono sempre quelli i paesi a cui si guarda, così come Turchia, Emirati Arabi, Nord Africa. Gli Stati Uniti sono un altro paese da tenere d’occhio, vedremo come si muoveranno sui dazi, visto che Trump si insedia oggi».