Falcone e Borsellino, omaggio del Csm: il vicepresidente consegna gli atti dell'inchiesta

La cerimonia nel palazzo di giustizia: con Giovanni Legnini il consigliere Giuseppe Fanfani e il primo presidente di Cassazione Giovanni Canzio

Fanfani con il vicepresidente Csm Legnini

Fanfani con il vicepresidente Csm Legnini

Arezzo, 1° agosto 2017 - Il vicepresidente del consiglio superiore della magistratura ieri era ad Arezzo per consegnare i volumi contenti gli atti relativi a Falcone, Borsellino, le vittime più illustri delle stragi di mafia. «Due grandi uomini, due grandi magistrati, simbolo della lotta alla mafia. A distanza di 25 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio ci è sembrato giusto pubblicare ‘senza rete, ovvero senza alcun filtro, gli atti relativi a Falcone, Borsellino e il Csm, in un atto di assoluta trasparenza perché è giusto che tutti i cittadini sappiano come sono andare le cose».

Così il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, è intervenuto insieme al primo presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio e al consigliere Giuseppe Fanfani, alla cerimonia di consegna dei volumi contenti gli atti al Tribunale di Arezzo.

Il Csm, per questa ricorrenza, ha voluto rendere pubblici gli atti sui due magistrati nel principio della piena trasparenza, divulgando dunque i documenti che sarà adesso cura degli storici analizzare nella loro portata e complessità, per fare completa luce su un periodo oscuro della storia repubblicana, culminato nella guerra dichiarata dalla mafia allo stato che portò all’uccisione di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta a Capaci, e poco dopo all’attentato contro Paolo Borsellino.

Gli ospiti sono stati accolti dal presidente del Tribunale di Arezzo Clelia Galantino e dal procuratore della Repubblica Roberto Rossi alla presenza anche del sindaco Alessandro Ghinelli.