Arezzo, 30 giugno 2014 - Se solo potessero terrebbero il calendario inchiodato sulla pagina di giugno. Ma non possono. No, non possono impedire che il calendario domani indichi il 1° luglio. e il 1° luglio è il giorno fatidico del passaggio alla grande Ztl. Più o meno simile negli spazi, salvo il passaggio a zona B di via Cesalpino e dintorni, decisamente "large" negli orari di chiusura. E il commercio lancia la sua ultima offensiva.

"Speriamo ancora in una frenata o in un rinvio di qualche mese. Se non arriva siamo pronti ad andare fino in fondo". Parola di Anna Lapini, presidente di Ascom e commerciante di punta del centro storico. "C'è l'ipotesi concreta di una serrata: una chiusura di protesta dei negozi". Al suo fianco c'è Beppe Angiolini, il presidente dei buyers della moda. "E' un errore grave, mi stupisce che chi governa non ascolti la gente, è tutta contro. Se andranno avanti qualcosa dovremo fare".

Quando? Come' "Ci ritroveremo con le altre realtà - risponde Anna Lapini - per decidere". Perché la protesta era partita congiunta nei giorni scorsi ed evidentemente congiunta vorrebbe andare avanti. Sul piatto non solo la crisi dei negozi. "Intanto anche i residenti del centro sono contrari e minacciano di andarsene. E poi c'è un allarme lavoro. Quando un'attività è minacciata fa di tutto per rimanere aperta, anche solo con il titolare del negozio".

Domani la Ztl entra a meno di sorrpese. Ma domani potrebbe essere decisa la protesta clamorosa. La settimana parte ricca di sorprese