Arezzo, 6 giugno 2014 - Due anni e' la pena patteggiata davanti al gup Giampiero Borraccia da un 60enne di Subbiano (Arezzo) che, lo scorso febbraio, aveva cercato di sottoporre a violenza sessuale una ragazza che stava salendo le scale della palazzina dove risiede il 60enne, per dare da mangiare al cane di un'amica.

L'uomo aveva poi malmenato anche un vicino di casa intervenuto per salvare la giovane ed era stato arrestato dai carabinieri. Dopo la convalida dell'arresto il sessantenne e' prima rimasto in carcere poi agli arresti domiciliari.

Oggi l'udienza davanti al gup, a sostenere l'accusa di violenza sessuale il pm Ersilia Spena,. Il gup, dopo aver preso atto che l'uomo ha risarcito sia la ragazza che il vicino di casa, ha ritenuto congruo il patteggiamento a due anni.

In sostanza, in un caso in cui le responsabilità parevano evidenti, l'avvocato difensore Osvaldo Fratini ha spuntato il massimo o quasi, evitando al suo cliente il rischio di tornare in carcere che gli sarebbe pesato addosso con qualsiasi pena superiore. I due anni, infatti, sono il limite della condizionale e per i reati di violenza sessuale non è ammesso l'affidamento in prova ai servizi sociali.

Invece, con la mossa del risarcimento, Fratini è riuscito a ottenere da Pm e Gip il riconoscimento dell'attenuante specifica legata al pagamento dei danni. Il che gli ha consentito di far scendere la pena fino a quel limite che permette al protagonista di non andare in carcere.