Arezzo, 17 maggio 2014 - Assolto per aver commesso il fatto. Pupo salva la fama di tombeur de femmes e vince uno dei casi giudiziari più bizzarri del mondo dello spettacolo. Chi invece esce con le ossa rotte dalla vicenda è Maria Carmela D’Urso, più conosciuta come Barbara che perde la causa e si vede addebitare anche 4 mila euro di spese processuali. Aveva querelato Pupo quando il cantante aveva parlato in tv di un (presunto) flirt con la conduttrice che risalirebbe a oltre trent’anni fa. La vicenda si è conclusa al tribunale di Roma con il giudice che ha dato ragione a Pupo, respingendo una richiesta di risarcimento danni da 50 mila euro.


La guerra fatta di carte bollate e di dichiarazioni al veleno tra i due personaggi si era scatenata nell’estate di quattro anni fa quando Pupo parla in diretta telefonica a Sky Sport 24. Da poco è uscito lo spot che lancia la stagione calcistica 2010-11 della piattaforma satellitare. Colonna sonora una canzone poco conosciuta del repertorio di Enzo Ghinazzi: La storia di noi due del 1981. In pochi giorni diventa un fenomeno con migliaia di visite su YouTube e sui siti che permettono di scaricare musica. Per questo i giornalisti di Sky chiamano Pupo, è il 22 agosto 2010, per sapere che effetto fa avere una canzone che diventa popolare dopo così tanto tempo. E al telefono il cantante aretino fa una confidenza esplosiva: «L’ho dedicata a una grande donna di Mediaset che fa la conduttrice e con cui ho avuto un flirt: Barbara D’Urso".

La D’Urso non la prende per niente bene, nega e accusa Pupo. Lo querela e la causa approda davanti al giudice. Che dà ragione a Pupo di Ponticino.